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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Covid-19, agente di Polizia locale positivo: "Era a casa da 10 giorni. Ambienti e auto sanificati"

"Il servizio continua con tutte le precauzioni del caso, ma spiace constatare che qualcuno continua irresponsabilmente a strumentalizzare questa emergenza", dichiara l'assessore alle risorse umane Valeria Porelli

Un operatore di Polizia locale in servizio presso il comando di contra' Soccorso Soccorsetto, a casa dal lavoro già da dieci giorni, è risultato positivo al tampone per il Coronavirus dopo un test effettuato nei giorni scorsi. "L'operatore sta bene ed in questo momento si trova in isolamento fiduciario - spiega in una nota il Comune di Vicenza - Per precauzione, sono rimasti a casa anche alcuni colleghi che hanno lavorato a stretto contatto".

"Tutte le precauzioni del caso sono già state messe in atto - precisano in una nota - a partire dalla completa sanificazione di tutti gli ambienti e di tutte le auto in dotazione, peraltro già predisposta prima dell'accertamento della positività. Gran parte del personale amministrativo del comando sta già lavorando in forma agile attraverso lo smart working da casa, mentre la gestione del personale operativo avviene mediante razionalizzazione dei servizi ed avvio dello smaltimento delle ferie in esubero, rispetto alle necessità dell'emergenza".

E ancora: "Dispositivi DPI quali mascherine, gel, guanti e tute per affrontare i servizi particolari sono stati distribuiti fin da subito e non sono mai mancati. Per il fine settimana è atteso l'arrivo di altre 3.000 mascherine, destinate esclusivamente agli agenti di p7Polizia locale".

"Il servizio verrà garantito anche nei prossimi giorni, diversamente da quanto viene auspicato in una nota da dal sindacato CUB – fa sapere l'assessore alle risorse umane Valeria Porelli - Non ci prestiamo al gioco di chi sta speculando sulla gravissima emergenza che stiamo vivendo. L'amministrazione sta dando puntuale ed immediata attuazione a tutte le disposizioni inerenti al personale, man mano che queste vengono formalizzate dai vari provvedimenti emergenziali".

"Quanto al caso di positività effettivamente riscontrato - continua - non possiamo avere la certezza che il contagio sia avvenuto nel corso dell'attività lavorativa, mentre sulle mascherine non si capisce se il CUB viva sulle nuvole perché è evidente, e sotto gli occhi di chiunque non parli in malafede, la grande difficoltà di approvvigionamento di questi dispositivi".

"Con riferimento al lavoro agile – prosegue l'assessore Porelli – ad oggi è presente negli uffici complessivamente il 30% del personale, percentuale che è destinata a diminuire drasticamente nei prossimi due giorni, quando andranno a regime i provvedimenti attuativi del decreto legge n.18 del 17 marzo 2020".

"Detto questo - sottolinea - non compete certo al CUB decidere quali siano le prestazioni lavorative indifferibili che necessitano della presenza del dipendente. Quello che è certo è che l'amministrazione sta applicando il decreto in modo quanto più esteso possibile, ma è chiaro che non si possono smantellare alcuni servizi di primaria importanza per le fasce più fragili, come gli anziani e i disabili, e per la sicurezza del cittadino. Non erogarli significherebbe non solo far mancare ai cittadini servizi fondamentali ma anche andare contro la legge. L'amministrazione non sta sottovalutando proprio niente ed è impegnata h24 nel far fronte all'emergenza; qualcun altro risponderà alla propria coscienza e ai lavoratori per la strumentalizzazione che viene fatta di questa delicatissima contingenza".

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