Coronavirus, Luca Zaia: «Settimana prossima vi faremo vedere i test fai da te»
Il punto del presidente della Regione sull'andamento dell'epidemia in Veneto con i dati aggiornati a sabato 14 novembre: «Facciamo in modo che questo sia un fine settimana di civiltà, perché l'area arancione o rossa non è affatto esclusa»
Rt abbassato (attualmente è a 1,29), un servizio ospedaliero che sta tenendo con cure che permettano una degenza media più breve; terapie intensive non in situazione ancora preoccupante; uso massiccio dei tamponi. Sono i punti principali per i quali il Veneto è riuscito in rimane in zona gialla, quella che permette ancora una certa libertà di movimento e l'apertura dei bar.
«Non è un regalo, non è vincere la lotteria, la zona arancione o quella rossa che prescrive molte più restizioni è all'angolo», ha spiegato Luca Zaia nel punto stampa di sabato, aggiungendo:
«Facciamo in modo che questa sia una settimana di civiltà, evitiamo assembramente e portiamo la mascherina, usiamo il distanziamento sociale».
Dalla mezzanotte di venerdì il Veneto, con la nuova ordinanza regionale, è in quella che Zaia chiama "zona gialla plus". «Se andate a passeggiare, non andate a farlo in centro. Siamo l'unica grande regione del Nord in zona gialla, ma non abbiamo vinto nulla». Il presidente della Regione ha anche annunciato il rafforzamento dei punti Covid saranno rafforzati dalle del 7 mattino alle 7 di sera, e saranno messi in network per maggiore chiarezza cittadini. Inoltre 100mila tamponi in più saranno presti distribuiti su richiesta ai medici di base. Infine, tra lunedì e martedì in regione «sarà avviata la sperimentazione con 5mila test fai da te».
IL BOLLETTINO DI SABATO
«Oggi è il record del numero di tamponi 53.289 fatti in un giorno». Considerando questo rapporto «Possiamo dire che il numero dei positivi per tampone è un terzo rispetto a marzo». Il numero degli attualmente positivi sono quasi 60mila. Dall'inizio dell'epidemia ci sono stati 98084, +3578 in una giornata.
I ricoverati sono in totale 1796 (+29 rispetto al giorno prima). In terapia intensiva ci sono 241 persone, +14 nelle ultime 24 ore. Altra giornata nera, infine, per i decessi: 52 persone hanno perso la vita.