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Coronavirus| Zaia, entro Pasquetta nuova ordinanza: «Martedì un Veneto che non sarà quello di oggi»

Nella conferenza stampa della vigilia il presidente della Regione Veneto annuncia che per domenica sarà pronto un aggiornamento del decreto: «Si concentrerà sui dispositivi piuttosto che sulle restrizioni»

Il lockdown durerà fino al 3 maggio, lo ha stabilito il dpcm del Governo che contiene alcune riaperture. Al decreto si adeguerà anche la Regione Veneto con una nuova ordinanza che probabilmente uscirà il giorno di Pasqua e che si concentrerà, a detta di Luca Zaia, «Sui dispositivi piuttosto che sulle restrizioni». Il tema caldo è insomma quello delle mascherine e della loro difficoltà di reperirle. Ma il tempo stringe e da martedì,  con le nuove aperture, la sfida più urgente sarà quella della messa in sicurezza dei dipendenti. Sui dati, poi, anche oggi si chiude un'altra giornata nella quale i dimessi sono superiori ai ricoverati «Questo è  un indicatore importante che fa ben sperare», ha sottolineato Zaia annunciando che la macchina da 9mila tamponi al giorni è entrata in funzione. 

La partita da giocare è comunque da giocare sulla sicurezza di cittadini e di lavoratori, in vista della macchina economica che si sta rimettendo in moto. «Rispetto alle imprese noi non possiamo chiudere imprese definite aperte. Si va a conclamare che il lockdown non esiste più. Direi che a questo punto abbiamo una riserva indiana dove ci sono i poveri che non riescono ad aprire - ha spiegato Zaia - oggi il tema degli assembramenti o dell'isolamento fiduciario non esiste più.

Per questo, l'ordinanza che uscirà a Pasqua (o al massimo a Pasquetta) avrà un cambio  di strategia. «Che ci siano disagi sulla ripartenza è ovvio ma il fattore limitante è la reperibilità dei dispositivi di sicurezza. Nell'ordinanza sarà previsto che le farmacie possono vendere le mascherine sfuse», ha sottolineato il governatore, aggiungendo: «Martedì il Veneto non sarà più quello di oggi, io non sono contrario alla riaperture ma bisogna farle a rischio zero perché  il problema non è  aprire tutto ma mettere in sicurezza. Il tema dei dispositivi è fondamentale, è la base, vedrete che la mascherina diventa lo spartiacque tra il contagio e non il contagio .Il vero tema è la messa di sicurezza dei dipendenti».

In sostanza, un'ordinanza regionale «adattata a un finto lockdown», ha concluso Zaia insistendo sul tema mascherine: «Se fossero reperibili sarebbe fondamentale rendere obbligatorie, ma attenzione, il contagio non è finito e invito i cittadini a non abbassare la guardia, fra 15 giorni resta comunque il tema della messa in sicurezza dei cittadini». 

E su questo tema il presidente del consiglio della Regione Veneto, lancia infine un appello: «Se vedete mascherine vendute a prezzi assurdi non esitate a segnalare la cosa alle forze dell'ordine»

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