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Covid, Veneto controcorrente: numeri in calo ma Rt al limite "area gialla a rischio"

Il governatore Luca Zaia ha dato lettura degli ultimi dati relativi al contagio e fatto alcune valutazione sulla situazione a livello regionale

AGGIORNAMENTO ORE 17

Il report serale di Azienda Zero sull'epidemia da Covid-19 registra  un aumento degli attualmente positivi rispetto alla mattina. Con 473 nuovi contagi nelle ultime ore salgono infattti a 23.001 le persone trovate con il coronavirus in tutta la regione. Sono invece 11 in più, rispetto alle ore 8, i decessi avvenuti a causa dell'infezione. Situazione sempre stabile negli ospedali con un una diminuzione dei pazienti ricoverati in area non critica (sono 1208, meno 8 rispetto alla mattina) e un lieve aumento delle terapie intensive (+4 per un totale di 138 ricoverati). 

BOLLETTINO VENETO 25 FEBBRAIO ORE 17

REPORT ORE 8

Nelle ultime ore si contano in Vento 1.304 positivi su 47.356 tamponi effettuati. L'incidenza positivo su tampone è dunque del 2, 75%. Gli attualmente positivi sono dunque 22.949 mentre per quanto riguarda la situazione negli ospedali si contano 1.351 ricoveri: 134 in Terapia intensiva (+2) e 1.217 in area non critica (-30). 28 sono infine i decessi.

BOLLETTINO VENETO 25 FEBBRAIO ORE 8

"Se guardiamo i dati del Veneto, tranne una giornata, abbiamo sempre avuto numeri in calo da gennaio", spiega il governatore Luca Zaia ma: " Se guardiamo l'incidenza dei positivi, c'è una tendenza all'aumento dei positivi. Guardo l'Rt oggi è 0,91, se passiamo ad 1 si va in arancione". 

Zaia ha inoltre reso note le richieste avanzate al governo centrale: "Ho chiesto che il Cts si esprima ufficialmente rispetto all'apertura delle scuole. Il Cts deve dirmi perché altre forme di aggregazione sono pericolose e questa no. È bene che si faccia chiarezza e che ognuno si prenda le proprie responsabilità".

Sulla questione vaccini invece, il governatore ha chiesto che al Governo: "che ci sia una circolare per cui chi ha avuto il virus e si vaccina una volta possa non fare il richiamo, così risparmio sulle dosi. Si tratta di applicare una direttiva dell’Ecdc in questo senso. Poi ho chiesto di valutare l’opportunità scientifica e organizzativa di pensare se non sia più conveniente fare una dose a tutti che due a pochi. La Gran Bretagna ha fatto questa scelta. E i più recenti studi su AstraZeneca dicono che ha performance simili agli altri due. E poi ho chiesto anche la possibilità di valutare il test fai da te per riaprire certe attività".

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