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Covid, "non si può gestire con ordinanze e Dpcm: va fatto un nuovo patto sociale"

Il governatore del Veneto Luca Zaia, in diretta dalla sede regionale della Protezione civile, dà lettura degli ultimi aggiornamenti relativi ai contagi da coronavirus

Martedì 1 dicembre è sicuramente la "giornata con più mortalità della seconda ondata". È questo il primo dato che emerge dalla lettura dell'ultimo bollettino diffuso da Azienda Zero in merito ai contagi da Covid-19 in Veneto.

Ad oggi i nuovi casi sono 1.350 (227 nel Vicentino), 80.997 sono gli attualmente positivi, 2.527 i positivi in area non critica (+15) e 301 Terapie intensive (-15). Venti sono i nuovi decessi che sommati ai 59 delle 17 di lunedì si arriva a 3.818 morti da inizio pandemia.

BOLLETTINO REGIONALE 1 DICEMBRE ORE 8

Sulla base di questi dati, il governatore sottolinea come il "virus sia meno presente ma ci sono più ricoveri rispetto a marzo. La percentuale dei positivi su tamponi è più bassa ma ci sono più ricoveri. Questo è imputabile al fatto che non c'è stato il lockdown e non è stato rispettato il distanziamento sociale".

In merito al confronto con il governo ha dichiarato: "Se decidiamo che l'assembramento è un problema allora normiamo quello". E sul tema ristori ha sottolineato come "bisogna che siano una certezza".

"Il sentiment tra la prima fase ed oggi è letteralmente cambiato - dichiara - a marzo avevamo paura di morire oggi per alcuni il Covid è un problema di chi è in ospedale. Qui ci vuole un patto sociale, dobbiamo spiegare quali sono le ricadute dell'infezione: i nostri ospedali rischiano il collasso".

In vista delle vacanze di Natale si appella al buon senso: "Si abbia rispetto di coloro che a Natale saranno in ospedale a lavorare, quel giorno ricordiamoci dei sanitari".

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