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Coronavirus, boom di positivi tra i vacanzieri: nuove linee guida per la scuola dell'obbligo

Dalla sede della Protezione civile del Veneto, Zaia ha fatto il punto sui contagi da Covid-19 e annunciato le direttive, dal punto di vista sanitario, per il rientro sui banchi

Su 1 milione e 500mila tamponi effettuati ad oggi, mercoledì 2 settembre, la conta dei contagi raggiunge quota 23.189, di questi, gli attualmente positivi sono 2.556 (312 a Vicenza, +8), ma solo il 4,58% è sintomatico. Nelle ultime 24 ore si contano dunque 163 casi in più, la più parte si riferisce alla positività dei tamponi effettuati al rientro dei vacanzieri. A riferirlo è il governatore del Veneto Luca Zaia.

Il presidente ha dato anche un primo elemento circa i test saponetta effettuati sul personale scolastico: "Ad oggi abbiamo rilevato 481 positivi ma, non si tratta di positivi veri, la saponetta effettua uno screen che poi va verificato attraverso il tampone per cui di questi non è detto che ci siano nuovi casi di contagio da Covid-19", ha precisato Zaia.

Per quanto riguarda i decessi, il dato rimane invariato rispetto a martedì: 2.123. Le persone in isolamento sono invece 7.618 di cui positive 117 (1,53%). I ricoverati in area non critica sono 152 di cui 70 positivi, 13 in Terapia intensiva (ma solo 9 positivi).

Per quanto riguarda il ritorno alla scuola dell'obbligo, ancora avvolto da molte incognite, il governatore del Veneto e l'assessore Lanzarin hanno annunciato l'invio delle linee guida, dal punto di vista sanitario. “Dal punto di vista sanitario, tutto è pronto in Veneto per la riapertura delle scuole per il 14 settembre prossimo, data che rimane confermata - ha precisato Zaia - salvo improbabili e imprevedibili modifiche peggiorative della situazione, al momento inesistenti”.

"Si tratta di realizzare i contenuti di un’azione complessiva messi a punto dall’Istituto Superiore di Sanità - sottolinea Lanzarin - Faremo al meglio tutto ciò che c’è da fare. Si tenga presente – ha ricordato – che in Veneto si applicano da tempo le linee guida specifiche per la fascia da 0 a 6 anni. In questo caso invece stiamo parlando delle fasce d’età in età scolare, e solamente riguardo agli aspetti di tipo sanitario collegati al ritorno a scuola”.

Al proposito, la Direzione prevenzione della Regione ha inviato a tutto il sistema sanitario veneto, al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, agli Assessori e ai dirigenti regionali competenti, i documenti concordati a livello nazionale tra Stato e Regioni, accompagnandoli con una serie di importanti specificazioni e con una flow chart.

COVID SCUOLA LETTERA VENETO

COVID-19 SCUOLA - SCHEMA

Si parte dall’importanza di una comunicazione tempestiva ed efficace tra i Dipartimenti di Prevenzione e il Sistema Educativo e dall’identificazione nell’ambito del sistema sanitario di figure professionali referenti Covid 19 per la scuola che, in collegamento con i medici curanti di bambini e studenti (Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta), facciano da riferimento diretto con il dirigente scolastico o un suo incaricato.

In linea generale, il bambino (o l’operatore) che presentano sintomatologia sospetta per Covid 19 durante la presenza a scuola, dovranno essere allontanati dalla classe e fatti permanere in altro ambiente indossando la mascherina chirurgica. I bimbi attenderanno in questo modo l’arrivo dei genitori e il caso dovrà essere preso in carico dal Pediatra di Libera Scelta o dal Medico di Medicina Generale per la valutazione clinica, il test diagnostico e la successiva eventuale presa in carico dal sistema di assistenza e cura.

Per la riammissione a scuola o in servizio, si procederà così: per i casi Covid confermati con esito positivo del tampone, si attende la guarigione clinica e la conferma di avvenuta guarigione con l’effettuazione di due tamponi risultati negativi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro, con attestazione rilasciata dal medico di famiglia o dal pediatra di libera scelta.

Per i casi con sintomi sospetti ed esito negativo del tampone, si attende la guarigione clinica seguendo le indicazioni del medico curante che redigerà, per il rientro a scuola, un’attestazione di conclusione del percorso diagnostico terapeutico raccomandato. Per i casi in cui lo studente è assente per condizioni cliniche non sospette per Covid, per la riammissione a scuole i genitori dovranno presentare una specifica autocertificazione.

La ricerca dei contatti e le eventuali disposizioni di quarantena saranno avviate a partire dalla conferma del caso (tampone positivo), in accordo con quanto previsto a livello nazionale. Il Dipartimento di Prevenzione competente valuterà la strategia più adatta circa eventuali screening al personale scolastico e agli alunni, in considerazione della situazione specifica e delle misure preventive adottate dal servizio in cui si è verificato il caso.

Durante il punto Covid a Marghera, il presidente della Regione ha anche annunciato uno stanziamento regionale di 8 milioni di euro, che serviranno per far fronte alle prime spese per rafforzare i sistemi di trasporto (rivolgendosi anche al settore privato) rispondendo alla riduzione del 20% dei posti utilizzabili sui mezzi in servizio (fissata all’80’% della capienza). 

“Se facciamo riferimento alla capienza piena e ai flussi pre Covid – ha detto il governatore – vediamo che il problema è ancora complesso, nonostante la vittoria della Regione Veneto che, per prima, aveva chiesto a livello nazionale di portare la capienza all’80%. Per rimpiazzare il rimanente 20%, in Veneto ci sarebbe la necessità di 500 mezzi in più (i cosiddetti “bis” di una volta) per un costo complessivo annuo di 30 milioni di euro solo per arrivare a fine anno. E’ quindi evidente – ha concluso – che gli stanziamenti del Governo (200 milioni in tutto) sono assolutamente insufficienti”

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