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Coronavirus: come richiedere voucher, buoni spesa e baby sitter, aiuti partite iva, cassa integrazione

Tutte le indicazioni sugli aiuti stanziati dal governo. Al via i buoni spesa per aiuti alimentari, le novità per la cassa integrazione, gli aiuti per le partite IVA, i bonus (da 600 e 100 euro) e i voucher per baby sitter

Siamo al primo aprile e a partire da oggi si potranno richiedere all'Inps i bonus da 600 euro per pagare il servizio di baby-sitting (mille euro per forze dell'ordine e personale sanitario) e l'indennità da 600 euro per gli autonomi e le partite Iva. E' partita la corsa agli aiuti e il sito dell'INPS è bloccato stamattina. Nel Cura Italia a sostegno di chi sta vivendo la crisi del coronavirus ci sono altre iniziative come la cassa integrazione semplificata e potenziata con quella in deroga per le imprese con un solo dipendente. Inoltre ci sono i 400 milioni di euro annunciati dal Governo per finanziare i buoni spesa che distribuiranno i Comuni per l’emergenza alimentare delle famiglie più disagiate. Il coronavirus sta infatti avendo serie conseguenze anche a livello sociale ed economico, oltre che sanitario.

Solidarietà alimentare: buoni spesa Covid-19

Il governo ha stanziato 400 milioni a favore dei Comuni e ha messo le modalità nelle mani dei sindaci. Questi soldi entreranno nel circuito dei servizi sociali territoriali quello che è certo e che non ci sarà una card per gli acquisti. Si tratta di buoni spesa che i singoli Comuni destineranno alle famiglie in difficoltà, giovani coppie, pensionati e singoli, per l’acquisto di beni di prima necessità. Per avere gli aiuti comunali bisogna rivolgersi al proprio municipio.

A Vicenza la domanda si potrà fare tra 7 giorni per i buoni spesa, si compila on line nel sito del comune, il richiedente non dovrà avere più di 1000 euro nel conto corrente e saranno consegnati a casa. Sono spendibili nei negozi convenzionati che avranno un avviso all'esterno. Verranno assegnati 50 euro a persona. Chi non ha internet può telefonare al servizio Vicenza sicura allo 0444 221020 per un aiuto nella compilazione della richiesta. Nell’assegnazione dei buoni spesa sarà data priorità ai soggetti non assegnatari di altre misure di sostegno pubblico (RdC, REI, Naspi, Indennità di mobilità, CIG, RIA, etc.). Le famiglie aventi diritto fino a 2 membri riceveranno buoni per 100 euro, quelle fino a 4 membri buoni per 200 euro, le famiglie con più di 5 membri buoni fino a 300 euro. I buoni sono personali, non trasferibili, né cedibili a terzi e non convertibili in denaro contante. Possono essere utilizzati per l’acquisto di alimenti e beni di prima necessità (prodotti essenziali per l’igiene personale e per la pulizia dell’alloggio, prodotti per la prima infanzia, come latte, omogeneizzati, pannolini) solo presso gli esercizi aderenti all’iniziativa.

Bonus baby sitter: voucher da 600 euro a 1000 euro

Il governo ha anche previsto un bonus baby sitter da 600 euro a 1000 euro, la cifra cambia a seconda della situazione del nucleo familiare. La domanda per il voucher può essere presentata dal primo aprile tramite i patronati, il contact center di Inps o con richiesta online sul sito dell’istituto nazionale di previdenza sociale. I fondi verranno erogati il base all’ordine di arrivo delle domande.

Il bonus spetta a chi ha figli sotto i 12 anni, se non si è usufruito del congedo parentale di 15 giorni, e può essere richiesto dai lavoratori dipendenti del settore privato, gli iscritti alla gestione separata, gli autonomi iscritti all’Inps o altre casse e anche dai dipendenti pubblici del settore sanità, sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Il pagamento del bonus avverrà nel mese di maggio.

Come fare domanda: dal primo aprile sul sito di Inps, nella sezione dei voucher baby sitter.

Bonus 600 euro partite iva e liberi professionisti

Dal primo aprile sul sito dell’Inps è possibile fare richiesta del bonus da 600 euro previsto dal decreto “Cura Italia” per i liberi professionisti, le partite Iva, i cococo e i lavoratori autonomi danneggiati economicamente a seguito dell’emergenza coronavirus. A questi si aggiungono anche i professionisti iscritti alle casse previdenziali autonome, ad esempio ingegneri, architetti e giornalisti grazie a un nuovo decreto. La somma stanziata è di 200 milioni e questa cifra non basterà ma soprattutto non va a tutti, ci sono serie di vincoli. Oggi in tilt il sito dell'Inps.

I requisiti sono:  

  • avere un reddito sotto i €35000 e di essere fermi nella propria attività per le emergenze del coronavirus 
  • bisogna autocertificare di aver subito una riduzione di almeno il 33% del fatturato nel primo trimestre di quest'anno 

La platea dei possibili beneficiati è di circa mezzo milione di persone, facendo il conto, potranno essere accolte circa 330.000 domande. Chi farà richiesta, riceverà un bonus 600 euro una tantum ed esentasse, riferito al mese di marzo in cui è scattata l’emergenza coronavirus, secondo le previsioni sarà pagato entro il 15 aprile.

Bonus da 100 euro per chi va a lavoro in auto

Ad aprile c’è un altro bonus, quello dei €100. Questo è un aiuto per i dipendenti che sono andati a lavorare con la loro auto. Verrà accreditato direttamente nella busta paga.

Cassa integrazione 

Il provvedimento di febbraio prevedeva 9 settimane di cassa integrazione che potrebbe però ora essere prolungata secondo i sindacati fino alla fine dell’emergenza, cioè il 31 agosto 2020. 

Per la richiesta l’INPS ha pubblicato le circolari e inviato messaggi ai datori di lavoro ai consulenti che sono quelli che fanno la richiesta per quanto riguarda la cassa ordinaria e il fondo di integrazione salariale.

La cassa in deroga che è quella che è stata aperta anche per le imprese e agli imprenditori persone fisiche, le partite IVA che hanno un solo dipendente. In questo caso però l'interlocutore sono le regioni.

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