Coronavirus, il punto di Luca Zaia: «Il virus sta diventando un'influenza e restiamo in zona gialla»
I dati aggiornati sull'emergenza Covid con il bollettino di Azienda Zero su casi e ricoveri e le considerazioni del presidente della Regione Veneto
Il Veneto rimane in zona gialla la prossima settimana e probabilmente anche quella dopo. A dirlo, durante la conferenza stampa di oggi nella sede della protezione civile a Marghera, il presidente della Regione Luca Zaia che ha commentato i dati su casi e ricoveri di giovedì forniti da Azienda Zero.
I numeri del bollettino indicano ancora un boom di contagi "scovati" dai tamponi: altri 21.833 (ieri erano 21.209) i contagi nell'arco di 24 ore, mentre gli attualmente positivi sono 273.895 (contro i 265.072 di mercoledì). In totale sono invece 120 i dimessi nello stesso arco di tempo. Purtoppo ancora alto il numero dei morti a causa del coronavirus: 32 in una giornata. In miglioramento, invece, la situazione ospedaliera. Nei nosocomi del Veneto ci sono a oggi 1806 (-19) i ricoverati in area non critica e 204 (+3) quelli in terapia intensiva.
Veneto resta in zona gialla, si diceva. E infatti i numeri - sempre forniti da Zaia - lo confermano. L'Rt è all'1,22, mentre il tasso di occupazione delle terapie intensive è appunto sotto alla soglia (20%) del cambio di colore (ora è al 18%), così come quello dell'area medica (soglia 30%, attualmente è al 26%). L'incidenza è invece di 1.587 ogni 100.000 abitanti.
«Dovremo aver raggiunto una fase di stallo, abbiamo parametri per dire che non andremo in zona arancione la prossima settimana e forse non ci andremo nemmeno la settima dopo, la vaccinazione ci ha dato una grande mano - ha commentato Zaia - la stragande maggioranza dei positivi è asintomatica, il virus si sta endemizzando, la variante Omicron è molto contagiosa ma non è altamente letale: è una scelta che il virus fa per diventare la nostra influenza».