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Coronavirus, il punto di Zaia: «Terapie intensive sotto controllo: il problema ora è non intasare gli ospedali»

L'appello del presidente del Veneto ai cittadini: «Non intasate e pronti soccorsi e chiamate i vostri dottori». In programma l'irrobustimento delle cure domiciliari e un protocollo per i tamponi fatti dai medici di base

Con 16mila tamponi in più rispetto a martedì, in Veneto si sono registrati 2000 positivi in più nelle ultime 24 ore. Sono in totale a oggi  21.600 gli attualmente positivi in Veneto, 15.993 sono in isolamento. I ricoveri totali sono attualmente 802 (+53), 94 dei quali in terapia intensiva. Purtroppo altre 11 persone hanno perso la vita a causa del Covid. I sintomatici sono 480. Il 98% degli infettati non presentano sintomi. 

Sono i dati rilasciati mercoledì da Luca Zaia durante il punto stampa sulla situazione dell'epidemia in Veneto. Una regione che è a un passo di entrare nella terza fascia di emergenza, con l'attivazione dei Covid-Hospital, secondo il piano di sanità regionale". «Anche se abbiamo avuto un incremento importante di terapie intensive, continuiamo ad avere a bordo molto persone in area non critica che ci fa capire che stiamo passando nella fase 3, e che non saranno le terapie intensive il problema in questo momento ma pesa il tema dei posti letto disponibili».

Luca Zaia ha annunciato di aver già presentato un piano sui Covid Hospital (ne saranno aperti 10), aggiungendo che il Governo ieri sera ha chiuso la trattativa per coinvolgere i medici di base per fare i tamponi ai propri pazienti, che saranno gratuiti. In Veneto saranno coinvolti per ora 2mila medici su 3150 presenti in tutta la regione. Inoltre il presidente della Regione ha specificato che è pronto un programma per irrobustire le cure domiciliari. L'appello che ha lanciato i cittadini è chiaro:

«Questa partita la giochiamo assieme, con tutti i Veneti: niente panico, chiamate il vostro medico di base e non intasate i pronti soccorsi. E portate correttamente la mascherina, sennò è inutile, rischiate di infettare ed è meglio che state a cassa".

Attualmente, secondo i dati elaborati dalla Regione, l'emergenza in Veneto è dunque sotto controllo. Ma il grosso problema è quello dei letti da ospedale da liberare «ora di pazienti Covid ne abbiamo già 800 in Veneto, abbiamo la necessità di fare in modo di avere meno pazienti possibili. Abbiamo i letti per curare i Veneti, ma è necessario avere sanità organizzate. Stiamo entrando nel vivo della battaglia, la collaborazione di tutti è fondamentale», ha concluso Zaia.

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