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Coronavirus, ospedali verso lo svuotamento. Zaia: "Obbligo di tampone ai profughi"

Il governatore dà lettura degli ultimi dati relativi al contagio da Covid-19 in Veneto e degli aggiornamenti relativi all'emergenza Ucraina, tra arrivi e accoglienza

Nelle ultime 24 ore sono 4.613 i positivi rilevati in veneto su oltre 69mila tamponi effettuati con un'incidenza del 6,60%. 49.924 sono i positivi in isolamento mentre scende il numero dei ricoveri: 833 in area non critica (-51) e 71 Tp (+4).

"In giro per l'Europa c'è qualche recrudescenza - sottolinea il governatore del Veneto Luca Zaia in diretta dalla sede regionale della Protezione civile - qualcuno parla dell'Omicron 3, io guarderei in faccia la realtà: l'incidenza è tra le più basse d'Italia, mi rassicura il fatto che abbiamo gli ospedali che si stanno svuotando. Il virus c'è e circola ma non ospedalizza, questo è già un buon dato".

BOLLETTINO VENETO 10 MARZO

"Confermo che l'89,4% dei venti è vaccinato - spiega Zaia - l'Rt è a 0,90, l'occupazione delle Terapie intesive è al 4% e in area medica all'8% con un incidenza del 533,76 su 100mila abitanti".

Per quanto riguarda invece l'emergenza Ucraina: "Sono 2.500 i profughi ucraini registrati in Veneto ad oggi, Treviso la provincia che ne ha ricevuti di più: 780. - continua il governatore - Noi ci stiamo attrezzando per ricevere 40-50mila persone e lo facciamo garantendo ai profughi un'assistenza sanitaria. Il Veneto rilascia delle tessere sanitarie provvisorie in modo che chi entra abbia copertura. 860 sono quelle rilasciate ad oggi, la metà a minori. Sull'offerta degli alloggi fatemi ringraziare i veneti: in 2.952 hanno chiamato il numero verde o hanno scritto e hanno messo a disposizione altrettanti posti letto. 1.893 versamenti sul conto corrente per un totale di 291mila euro".

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"Oggi ho firmato un'ordinanza per nominare ulteriori soggetti attuatori -continua Zaia - Un'altra ordinanza spiega come comportarsi in base al numero degli arrivi, vengono individuati dei centri per ospitare i profughi, con le grandi stazioni coinvolte: ci saranno dei team sanitari dedicati all'accoglienza. I profughi che arrivano hanno obbligo di tampone. Sarà offerta, senza nessuna costrizione, la possibilità di vaccinarsi o di fare il richiamo. E avremo pediatri che offriranno la vaccinazione ai bambini. Noi abbiamo un obbligo anche nei confronti dei veneti che si sono sottoposti ad una profilassi vaccinale ed è corretto disporre l'obbligo del tampone a chi arriva"

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