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Carcere al collasso: struttura e personale "in affanno", l'appello dei sindacati

A seguito della visita alla Casa circondariale di Vicenza, il segretario provinciale della Fns Cisl Paolo Zanarella, con il segretario generale Pompeo Mannone hanno inviato un report agli organi interessati segnalando le condizioni insalubri dell'edificio e non solo

"L’Istituto presenta l’esigenza di interventi che – pur programmati e progettati nel tempo – non hanno mai visto...il personale è sotto organico...gli uffici sono al collasso". Sono queste alcune delle criticità segnalate al direttore della Casa circondariale di Vicenza piuttosto che al campo dipartimento Biasentini e agli altri organi preposti dal segretario provinciale Fns Cisl di Vicenza Paolo Zanarella a seguito della visita svolta all'interno della struttura il 25 settembre scorso.

Nel documento presentato il segretario Zanarella con il segretario generale Mannone fa presente come, tra le altre: "l'automatizzazione dei cancelli, per il 90% dei casi risulta ancora in modalità manuale, con singole postazioni (ad esempio il posto di servizio definito “rotonda” ) dove un singolo addetto deve adempiere alla apertura/chiusura di una moltitudine di cancelli, dai quali transita personale con o senza detenuti al seguito, durante l’intera durata dei turni di lavoro con una “promiscuità d’incroci” che rasentano anche il buon senso. Nella sala regia un solo operatore è costretto in un locale per l’intero turno, con una parete dotata di schermi non idonei all’uso cui sono destinati e che sicuramente possono creare nel tempo complicazioni alla salute dei lavoratori...Esistono spazi interni con aree verdi incolte in cui sarebbe utile realizzare strutture modulari di veloce installazione che manterrebbero la custodia e l’uso immediato di quanto serve alle attività di Polizia all’interno del penitenziario stesso"

Per quanto attiene alla parte del così detto “benessere del Personale”: "Serve evidenziare che la caserma/alloggi è uno dei problemi che il Personale ci ha rappresentato diffusamente, con una struttura che ha bisogno di importanti investimenti di ristrutturazione e che attualmente è motivo di disagio da parte di chi ne fruisce e di chi – purtroppo – non può neanche usufruirne. Si aggiunga a questo il problema del parcheggio esterno per il personale, assolutamente insufficiente e che potrebbe invece essere facilmente risolto con l’uso di un ampio spazio presente all’interno della recinzione che costeggia la pubblica via, dove le imponenti cancellate dell’Istituto sono già fornite di un cancello che basterebbe ripristinare nell’uso, sistemando la pavimentazione della relativa area interna a detto spazio, collegando l’apertura in modalità remota dall’ingresso black house dell’Istituto".

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