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Boschiero e Zovi «incantano perché sono profondi»

In una serata in cui racconto e musica prima si mescolano e poi si fondono, la cantautrice trevigiana ha costruito l'intelaiatura «emotiva» nella quale si è innestata la dura denuncia dello scrittore berico sulle questioni ambientali più dibattute. Frattanto il sindaco del piccolo centro del Leogra e del Timonchio a margine dell'evento aggiunge: occorre «coltivare il senso critico»

Lo scrittore Daniele Zovi e la cantautrice Erica Boschiero ieri 3 dicembre all'auditorium di Marano Vicentino hanno dato vita ad «In bosco»: uno spettacolo in cui gli interventi dell'autore si sono alternati con i brani della musicista fondendosi in un'unica tessitura nella cui filigrana i temi dell'ambiente, quello della natura umana, quello della simbiosi tra gli esseri viventi e quello della minaccia agli ecosistemi, si sono rincorsi «in un unicum» che è stato molto apprezzato da una platea di oltre un centinaio di persone che alla fine dell'esibizione (andata in scena in serata dalle 21,00 alle 22,30) ha tributato un lungo applauso ai due.

UNA CHITARRA ACUSTICA TRA VOCE, NOTE ED INTESSITURE
Boschiero, nativa di Pieve di Cadore e trevigiana d'adozione, accompagnata solo dalla sua chitarra acustica (suonata quasi sempre in fingerstyle e con l'aiuto di pochi effetti d'ambiente) ha costruito brano dopo brano l'intelaiatura «emotiva o emozionale» nella quale hanno trovato posto gli interventi di Zovi. Il quale ha citato, tra gli altri, alcuni passi de «Il barone rampante» di Italo Calvino. Epperò Zovi ha anche fatto diversi riferimenti alla sua vita passata a studiare gli ecosistemi nonché pure al suo ultimo lavoro («In bosco», edito da Utet: il libro porta per l'appunto lo stesso nome dello spettacolo in cartellone ieri). Peraltro il vicentino di natali roanesi prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura ha potuto fare leva sulla sua lunga e variegata esperienza di ufficiale del Corpo forestale dello Stato prima e dei Carabinieri forestali poi.

L'ESPERIENZA
Ed è con quest'ultima veste che Zovi ha concluso la sua carriera come comandante per il Triveneto dei Carabinieri forestali. Così forte di quella esperienza Zovi ha dato alle stampe diversi libri. Ed è in questo contesto, come Zovi stesso racconta ai microfoni di Vicenzatoday.it, che la sua parabola ha intersecato la parabola artistica della Boschiero: una cantautrice molto apprezzata, in primis dalla critica, per la sua sagacia compositiva e «dotata - rimarca il generale - di una voce straordinaria». Durante i suoi interventi Zovi non ha fatto sconti all'attuale modello di sviluppo, specialmente quello occidentale, spiegando come quest'ultimo stia mettendo a repentaglio «la casa comune che ospita, piante, animali ed esseri inanimati ossia la terra».

L'AUSPICIO
Ad ogni modo ieri a fine serata è intervenuto anche Marco Guzzonato. Il sindaco della cittadina del Leogra e del Timonchio, che prima dell'evento si era improvvisato pure come «apprezzato» tecnico del suono al banco di missaggio, sempre ai microfoni di Vicenzatoday.it fa sapere che iniziative come quella di ieri hanno il compito, fra i tanti, di spingere l'opinione pubblica «a farsi delle domande» e a coltivare «il senso critico». Poco prima che i battenti della sala chiudessero il pubblico era pressoché unanimemente colpito: «Boschiero e Zovi incantano perché sono profondi». Parole che in qualche modo echeggiano la simbiosi culturale alla quale i due protagonisti della serata hanno profuso vigore sul palco.

ASCOLTA L'INTERVISTA A ZOVI E GUZZONATO

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