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Occhio alle truffe, boom di venditori porta a porta che estorcono contratti luce e gas

Consumerismo denuncia: "Con Covid aumentate pratiche aggressive e scorrette per convincere consumatori a cambiare fornitore. Rischi sul fronte sanitario, sospendere in regione vendite porta a porta fino a fine pandemia"

In Veneto è vero e proprio boom di venditori porta a porta che mettono in atto pratiche aggressive o scorrette per convincere i consumatori a cambiare fornitore di luce e gas. Lo denuncia Consumerismo No Profit, associazione dei consumatori che ha svolto una apposita indagine in regione.

Con l’emergenza Covid sono aumentati in modo sensibile in regione i tentativi di estorcere contratti per forniture di luce e gas attraverso addetti che si recano direttamente presso il domicilio dei consumatori e utilizzano le tecniche più disparate per convincere i cittadini, specie anziani, a firmare contratti – spiega Consumerismo – Una delle strategie più utilizzate in Veneto sfrutta la confusione in merito al passaggio al mercato libero dell’energia (ora spostato al 2023) con i venditori che affermano che il mercato tutelato è finito e occorre obbligatoriamente passare a quello libero. Altra tecnica è quella di fingersi rappresentanti delle imprese di distribuzione che devono compiere interventi sui contatori: in questo caso vengono chiesti agli utenti dati dei contratti e sottoposti nuovi documenti da firmare che, in realtà, nascondono a tutti gli effetti contratti di fornitura. C’è poi chi si spaccia per rappresentante Arera e, con la scusa dell’aggiornamento trimestrale delle tariffe deciso dall’Autorità, chiede di firmare un contratto per autorizzare l’adeguamento dei prezzi di luce e gas, aggiornamento che nella realtà è automatico e non richiede alcuna firma dell’utente, scusa utilizzata in questo caso per avviare nuovi contratti di fornitura energia.

“Ricordiamo ai consumatori che chi bussa alle vostre porte per parlarvi di risparmi sull’energia è a tutti gli effetti un venditore, che svolge una attività lecita finché non ricorre all’inganno per estorcere la firma sui contratti – spiega il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele – In questo momento di emergenza sanitaria, tuttavia, il fenomeno dei venditori porta a porta potrebbe avere ripercussioni sul fronte dei contagi, come conseguenza dei contatti degli operatori con il pubblico, e riteniamo che tali pratiche di vendita debbano essere sospese fino alla fine della pandemia”.

Proprio per tutelare i cittadini del Veneto e consentire agli utenti della regione di difendersi da venditori senza scrupoli, Consumerismo No Profit diffonde oggi un decalogo con i consigli utili da seguire per evitare brutte sorprese:

Se non si è interessati a proposte commerciali, non aprire la porta: basterà dire “no grazie” per evitarsi fastidi e problemi;

Ricordare che nessun operatore di società energetiche, telefoniche, bancarie o assicurative è autorizzato a riscuotere denaro direttamente presso il domicilio degli utenti;

Gli operatori che bussano alla porta devono obbligatoriamente indossare un cartellino identificativo, riportante il nome dell’addetto e della società per cui lo stesso lavora;

Non mostrare (nemmeno se viene richiesto) alcun documento o alcuna bolletta che contenga i vostri dati personali;

Non credere alle promesse di astronomici risparmi in bolletta e non firmare mai alcun documento o contratto prima di aver letto attentamente tutte le condizioni;

Se si è interessati alla proposta commerciale, farsi lasciare la relativa documentazione e valutarla con calma e attenzione, senza alcuna fretta, comparando le varie offerte presenti sul mercato;

Qualora si firmi un contratto per errore o dietro inganno, o anche nei semplici casi in cui non si è più convinti dell’offerta stipulata, è sempre possibile esercitare il diritto di ripensamento entro 14 giorni dalla ricezione del contratto, inviando una raccomandata alla società e comunicando il recesso.

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