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Ballottaggio, la protesta: "Le scuole chiuse sono un disagio per tutti"

I genitori delle primarie esprimono in questi giorni profondo disagio per il protrarsi della chiusura dei plessi scolastici anche per i giorni delle elezioni del 28 e 29 maggio 2023. Le scuole adibite a sede di seggi resteranno chiuse altri due giorni

Pur ben consapevoli delle dinamiche elettorali, i genitori di molte scuole - soprattutto primarie - esprimono in questi giorni profondo disagio per il protrarsi della chiusura dei plessi scolastici anche in occasione del “ballottaggio”, previsto a Vicenza per i giorni 28 e 29 maggio 2023. Le scuole adibite a sede di seggi resteranno chiuse altri due giorni.

"Il diritto di voto è sancito dalla nostra Costituzione, e il suo esercizio è certamente un dovere civico. Anche il diritto allo studio è garantito dalla nostra Costituzione e tuttavia, in occasione delle tornate elettorali, ne viene fortemente limitato l’esercizio", spiegano i genitori della scuola primaria L. da Porto, istituto scolastico che prevede il tempo pieno, con possibilità di usufruire del servizio di anticipo e di posticipo fino alle 17.15.

"Evidentemente le famiglie che optano per tale tipologia di scuola - e sono centinaia in città – lo fanno in quanto entrambi i genitori sono impegnati in attività lavorative. La chiusura (peraltro sempre degli stessi istituti scolastici) costringe i genitori - che non sempre possono contare sull’aiuto dei nonni per l’accudimento dei minori - a ricorrere a servizi di babysitteraggio a pagamento o, in alternativa, ad assentarsi dal lavoro".

Il problema potrebbe forse essere risolto programmando per tempo, e coinvolgendo le autorità e i Ministeri competenti, una diversa collocazione dei seggi elettorali, magari presso altri edifici pubblici, oppure palazzetti dello sport, palestre, caserme dell’Arma, etc… "Perché deve essere sempre sacrificato il diritto allo studio e, di riflesso, il diritto al lavoro dei genitori, quando con un po' di lungimiranza si potrebbero individuare soluzioni maggiormente garantiste di tali diritti?", si chiedono i genitori, concludendo: "Ci si augura che coloro i quali si accingono ad amministrare la nostra città possano affrontare seriamente questa tematica, dando una risposta concreta per il futuro a tutta la cittadinanza".

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