rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Attualità Bassano del Grappa

San Bassiano in controtendenza: superati i mille parti nel 2021

Nel 2020 erano stati 934, per effetto di un calo che era iniziato già nel 2019

In un contesto di generale denatalità, nel 2021 l’ospedale San Bassiano è andato in netta controtendenza, facendo registrare un significativo incremento nel numero di parti: nell’anno appena concluso, infatti, il reparto di Ostetricia e Ginecologia diretto dal dott. Roberto Rulli ha superato i 1.000 parti (1.010 per la precisione, per un totale di 1.020 nati), quando nel 2020 erano stati 934, per effetto di un calo che era iniziato già nel 2019.

Un dato che non è solo simbolico, in quanto la soglia dei mille parti l’anno determina, sulla base delle linee guida ministeriali, i livelli di assistenza richiesti, confermando così il San Bassiano tra i punti nascita con gli standard più elevati. 

«Dopo un primo trimestre ancora in calando - spiega il dott. Rulli - da aprile abbiamo iniziato a registrare una crescita costante, e questo nonostante per alcuni mesi abbiamo lavorato con una collocazione provvisoria, in attesa che venissero completati i lavori di ristrutturazione del nuovo Gruppo Parto, che è ora un nostro fiore all’occhiello. Evidentemente, quindi, a essere premiata è stata innanzitutto la nostra capacità di presa in carico delle pazienti, la nostra filosofia e la fiducia che abbiamo saputo trasmettere. Anche perché il San Bassiano inevitabilmente risente della concorrenza di diversi ospedali vicini: partorire qui per le donne è dunque una scelta consapevole».

Proprio su questi aspetti il dott. Rulli, in carica dal 1 gennaio 2021, e il suo staff hanno introdotto una serie di importanti novità nell’ultimo anno. «Innanzitutto abbiamo la migliorato la nostra capacità di presa in carico della donna, garantendo un percorso di accesso dopo la 38a settimana, con un incontro preliminare con lo staff, l’apertura della cartella clinica e la possibilità di familiarizzare con i reparto. Inoltre abbiamo rivisto i protocolli interni, rendendo l’attività più uniforme oltre che in linea con le più avanzate linee guida internazionali: questo garantisce anche una migliore omogeneità nell’assistenza alle pazienti, a prescindere dal personale di turno in quel momento». 

Un ultimo aspetto, sempre più considerato dalle donne, riguarda la naturalità del parto: «La nostra filosofia è quella di rispettare la fisiologia del parto, tanto è vero che abbiamo adottando una serie di accorgimenti per demedicalizzare per quanto possibile questo momento, in modo che sia vissuto con maggiore serenità dalla donna, ma sempre con la massima garanzia di sicurezza. Ad esempio, una delle cinque sale travaglio-parto del nuovo Gruppo Parto è appositamente allestita per il parto BRO (ovvero con la sola assistenza da parte dell’ostetrica), offrendo così - per i parti a basso rischio - anche questa possibilità, estremamente “intima”, in un contesto comunque di totale sicurezza come quello di un moderno reparto ospedaliero».

Il tutto con il valore aggiunto del Gruppo Parto inaugurato nel mese di ottobre, frutto di un investimento di quasi 700 mila euro, ora composto da 5 nuove sale nelle quali è possibile svolgere sia il travaglio che il parto, con tutte le più moderne dotazioni per il confort delle partorienti.

«Essere tornati sopra la soglia, non solo psicologica, dei 1.000 parti rappresenta un risultato importante - sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza - ed è il giusto riconoscimento per gli sforzi compiuti da tutta l’equipe guidata dal dott. Rulli e anche per gli importanti investimenti dell’Azienda per il completo rinnovamento del Gruppo Parto».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

San Bassiano in controtendenza: superati i mille parti nel 2021

VicenzaToday è in caricamento