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Venerdì, 19 Aprile 2024
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SOS pediatra: l’appello di ospedale e comune

L’Ulss 7 Pedemontana e l’amministrazione comunale di Asiago hanno deciso di fare fronte comune per affrontare la difficoltà di reperire pediatri disponibili a lavorare all’ospedale dell’Altopiano

Aaa Pediatra cercasi. L’Ulss 7 Pedemontana e l’amministrazione comunale di Asiago hanno deciso di fare fronte comune per affrontare la difficoltà di reperire pediatri disponibili a lavorare all’ospedale dell’Altopiano, promuovendo un vero e proprio appello ai potenziali candidati, ma nel frattempo lanciano un messaggio di informazione e garanzia alle famiglie. È questo il frutto dell’incontro avvenuto oggi, giovedì 22 settembre, tra il direttore generale Carlo Bramezza e il sindaco Roberto Rigoni Stern.

«Come Azienda non abbiamo mai smesso di cercare un pediatra per rafforzare lo staff dell’ospedale di Asiago - sottolinea Bramezza -, anzi stiamo continuando la ricerca e sia chiaro che siamo disposti ad assumerlo immediatamente, con un contratto a tempo indeterminato. Ma come abbiamo ormai ribadito più volte, in un momento di generale scarsità di questa figura professionale, come di altre, i possibili candidati privilegiano sedi meno decentrate. Anche per questo motivo è molto importante il supporto che ci viene garantito dall’Amministrazione Comunale di Asiago, che ringrazio e con la quale c’è grande collaborazione».

Entra nel merito il sindaco Roberto Rigoni Stern: «Come già fatto nel recente passato – spiega -, al pediatra che accetterà di venire a esercitare presso il nostro ospedale garantiremo un contributo di circa 7.000 euro, più che sufficiente per coprire il costo di un anno di affitto. Rivolgiamo dunque un appello ai pediatri potenzialmente interessati, affinché valutino quella che è un’ottima opportunità professionale, ma anche di qualità di vita che possiamo offrire come territorio».

Nel frattempo, l’Ulss 7 Pedemontana fa sapere di essersi impegnata comunque a garantire la continuità dell’assistenza pediatrica presso l’ospedale di Asiago, anche al di fuori dell’orario in cui è attualmente presente il pediatra, ovvero dalle 8 alle 16:30. Il tema non riguarda tanto i pazienti più gravi, per i quali sarebbe comunque previsto il trasferimento verso le strutture di Bassano del Grappa o Santorso, quanto i codici bianchi e gialli pediatrici. Per loro, l’Ulss 7 Pedemontana garantirà la presa in carico H24 presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Asiago, dove bambini e adolescenti saranno seguiti nell’area di Osservazione Breve Intensiva (OBI). E a questo scopo, l’azienda socio-sanitaria sta già predisponendo un programma di aggiornamento sulle patologie tipiche dell’età pediatrica rivolto al personale di pronto soccorso; e parallelamente punta anche ad una collaborazione sempre più stretta con i Pediatri di Libera Scelta in Altopiano. «Non accadrà più che vengano respinti dei pazienti, salvo naturalmente i casi in cui è opportuno il trasferimento. E naturalmente la sicurezza del Punto Nascita è garantita», sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza.

Parallelamente, però, si rivolge un appello anche ai cittadini affinché utilizzino in modo più consapevole i servizi sanitari: «La difficoltà a reperire pediatri è reale e di non facile soluzione - ribadisce il sindaco Rigoni Stern -, ma si sa che è molto più semplice polemizzare piuttosto che trovare la soluzione. Anzi nell’ultimo anno è stato fatto un lavoro molto importante per l’avvio del nuovo ospedale e per la riapertura del Punto Nascita, che sta lavorando bene: per questo ringrazio l’Ulss 7 Pedemontana e la Regione Veneto. Certo rimane la criticità legata alla presenza di un pediatra H24. L’Azienda socio-sanitaria si è impegnata a garantire l’assistenza H24 per i casi non gravi, però occorre anche la collaborazione dei genitori nell’attuale contesto di difficoltà: li invito pertanto a privilegiare per gli accessi l’orario 8-16;30 in cui è presente il pediatra, salvo naturalmente situazioni di emergenza non prevedibili. Dobbiamo tutti fare la nostra parte, anche i cittadini con un utilizzo consapevole dei servizi sanitari».

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