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Allarme IPAB: fuga del personale, aumento delle rette e della popolazione anziana

Il 15 novembre presidio a Venezia per la riforma che "mantenga la centralità del pubblico, per il contratto sanità e l’aumento degli standard di servizio alla persona", chiosano i sindacati

I sindacati FP Cgil, Cisl FP e FPL Uil chiedono a gran voce la riforma delle IPAB attesa da 18 anni in Veneto (oramai unica regione a non averla attuata); chiedono anche l’applicazione del contratto della sanità per il personale delle case di riposo (al posto di quello degli enti locali) e l’”aumento degli standard per la dignità e la salute di chi lavora per la dignità dell’assistenza alle persone”. Per questo martedì 15 novembre 2022 a Venezia (alle ore 9 in piazzale Roma e alle 10 in Campo San Tomà) si svolgerà un presidio dei lavoratori delle IPAB venete. Venerdì 11 novembre a Vicenza Stefano Bagnara (FP Cgil), Elena Tonelli (Cisl FP), Carola Paggin (FPL UIL) hanno incontrato la stampa per spiegare la gravissima situazione che esiste nelle strutture per anziani gestite dalle IPAB vicentine, pubbliche e private.

I problemi sono tanti a partire dalle carenze di organico e dalla “fuga” in atto di operatori socio sanitari (OSS) e Infermieri che trovano migliori condizioni economiche nelle ULSS. C’è anche oramai l’imminente aumento delle rette a causa dell’aumento dei costi di gestione per i rincari legati all’energia e all’inflazione. «E cosa fanno le strutture per anziani? - si domanda retoricamente Stefano Bagnara - tagliano sul personale esternalizzando con gli appalti (al massimo ribasso) a cooperative e di conseguenza peggiorando le condizioni di lavoro e servizio».

AL TAVOLO PER LA RIDEFINIZIONE DEGLI STANDARD IPAB I SINDACATI NON SONO STATI INVITATI

I sindacalisti vicentini denunciano anche un fatto clamoroso: al tavolo regionale istituito da quest’estate per la ridefinizione degli standard delle IPAB e case di riposo (fermi agli anni ’80), i rappresentanti dei lavoratori non sono stati invitati e nemmeno sarebbero previsti. Vi partecipano i funzionari regionali, i rappresentanti politici e alcune associazioni che rappresentano i datori di lavoro.

ASSUNZIONI STRAORDINARIE

Elena Tonelli della Cisl ha sottolineato come sarebbe importantissimo in questo momento da una parte applicare il contratto sanità anche nelle IPAB (in modo da evitare la migrazione dei professionisti alle ULSS) e dall’altra dare il via ad un piano di assunzioni straordinarie per tamponare al più presto le carenze di personale che stanno minando la bontà del servizio alle persone ospiti. Inoltre in prospettiva a causa dell’invecchiamento progressivo della popolazione è evidente che le strutture per anziani debbano essere potenziate a tutti i livelli.

PER IPAB E ULSS STESSA GESTIONE E STESSO CONTRATTO

Carola Paggin della FPL Uil ha sottolineato come sia importante che le case di riposo abbiano una gestione pubblica. E inoltre come sia anche necessario accorpare ad una medesima gestione le IPAB e le ULSS, in quanto molto spesso i reparti delle case di riposto sono di fatto l’estensione (per malati cronici) dell’ospedale. Per chiudere Bagnara, Tonelli e Paggin hanno detto stop alla logica del risparmio imposta da URIPA (realtà “datoriale” che rappresenta le case di riposo) che porta a tagli sul personale e sulla qualità del servizio.

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