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Acqua libera da Pfas: cantieri aperti

Il commissario Nicola Dell'Acqua fa il punto della situazione sullo stato dei lavori relativi alle opere emergenziali in conseguenza della contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche

La deadline è fissata per il 21 marzo prossimo ma, a che punto sono i lavori di completamento delle opere acquedottistiche necessarie a garantire acqua libera da Pfas?

A rispondere è il commissario Dell'Acqua: "Ad oggi gli interventi previsti dal piano commissariale risultano realizzati al 50 per cento del primo lotto, che è quello che ridurrà la maggior parte del problema. Tutte le opere procedono secondo cronoprogramma e siamo nei tempi previsti. I lavori, nel rispetto della pausa invernale che consente interventi limitati, procedono a marce spedite e riprenderanno a ritmo più intenso nei mesi primaverili. Si conferma che il primo lotto dei lavori sarà completato entro novembre 2020, mentre il secondo lotto verrà completato entro la primavera del 2021".

Nello specifico, per quanto riguarda la condotta di collegamento Lonigo-Belfiore e campo pozzi Bova (Soggetto attuatore Acque Veronesi). I lavori sono stati consegnati il 30 maggio 2019 e sono in corso di esecuzione. Ad oggi l’avanzamento di posa delle condotte si attesta su circa 8 km sui 18 km di progetto. Per quanto attiene alle nuove opere di captazione (campo pozzi) in Comune di Belfiore (Vr) è stata superata positivamente la procedura di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.); 

Per quanto riguarda invece la condotta di collegamento Montecchio-Brendola-Lonigo (Soggetto attuatore Veneto Acque), i lavori sono stati consegnati in data 27/01/2020 e sono in corso di esecuzione. L’impresa sta realizzando il campo base principale in Comune di Brendola nei pressi di Via Giolitti. Sono altresì in corso le attività di fornitura e stoccaggio dei materiali per la posa della condotta. I lavori di bonifica bellica sistematica terrestre sono stati già eseguiti dall’ottobre 2019 a dicembre 2019 con esito positivo da parte del 5° reparto BCM Ministero della Difesa. Parallelamente sono state già condotte le verifiche sull’interesse archeologico dei siti coinvolti.

E ancora, la condotta di collegamento Ponso-Montagnana- Pojana Maggiore (Soggetto attuatore AcqueVenete). I lavori per la realizzazione dei 22 km di tubazioni da posare ed il serbatoio di accumulo da 10.000 mc di Montagnana sono in corso di aggiudicazione. Sono state avviate le procedure di esproprio e le attività tecnico amministrative propedeutiche alla consegna dei lavori. 

Relativamente al nuovo pozzo di Recoaro e la condotta di collegamento (Soggetto attuatore ViaAcqua), sono stati avviati i lavori di posa della condotta, mentre le opere di captazione sono in fase di aggiudicazione. Entro il 2020 le opere saranno concluse.

Da Palazzo Balbi rendono noto che il 6 febbraio è stata pubblicata l’ordinanza del Dipartimento di Protezione civile nazionale che formalizza il passaggio al Commissario del finanziamento integrativo pari a 23.530.00 euro, 20 milioni per l’annualità 2019 e 3.200.00 per il 2020, destinato a completare gli interventi emergenziali necessari a realizzare la nuova rete acquedottistica nelle aree inquinate da PFAS. L’ordinanza formalizza quando già disposto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a novembre 2019. 

Va ricordato che il Ministero ha disposto il finanziamento integrativo considerando che consentirà di completare l’approvvigionamento idrico alternativo alle fonti contaminate per la totalità del territorio interessato. Il finanziamento complessivo a disposizione del Commissario ammonta a 80 milioni di euro.

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