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Distretto della concia e qualità dell'aria: «Screening sui residenti»

Dopo le rivelazioni di Vicenzatoday.it sugli effetti ambientali della lavorazione delle pelli, il consigliere regionale Guarda chiede che palazzo Balbi monìtori la salute degli abitanti del comprensorio dell'Ovest vicentino

Dopo le rivelazioni di Vicenzatoday.it sul tema degli effetti ambientali dei cicli della concia sulla salute nel comprensorio Agno-Chiampo e dopo la presa di posizione al riguardo della giunta municipale di Arzignano, è il consigliere regionale di Lonigo Cristina Guarda (gruppo Cpv) a dire la sua. E lo fa con un post pubblicato ieri sulla sua bacheca Facebook nel quale chiede uno screening sanitario per per gli abitanti del comprensorio sottoposti per anni agli effetti della lavorazione delle pelli, in particolare quelli dell'acido solfidrico rilasciato in aria.

«Non c'é mai fine alla sequela di danni ambientali che si scoprono nel Veneto - si legge -  purtroppo spesso in ritardo nonostante le urla preoccupate dei cittadini. Negli ultimi anni i politici alla guida del Veneto hanno acconsentito a barattare la qualità dell'aria e dell'acqua in cambio di fatturato e profitto. Dopo il peggiore disastro ambientale di questo secolo, i Pfas, denunciamo per l'ennesima volta i dati terribili dell'Acido Solfodrico nell'aria dell'Ovest vicentino».

Una delle soluzioni al problema per la consigliera potrebbe giungere dall'attuazione di piani di abbattimento basati «su rilievi diffusi. Dobbiamo riflettere su questo ed i molti altri episodi - si legge ancora - che mi fanno rabbrividire, perché visti in sequenza paiono tanti indizi di un unico delitto: l'uccisione della qualità del nostro ambiente». Nell'assumere questa posizione politica Guarda però fa ricorso anche all'ironia visto che la foto usata per descrivere il suo stato d'animo ritrae un cartello in cui campeggia la scritta «puzza e salute».

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