Spese veterinarie: come detrarre dalle tasse le cure per gli animali domestici
Visite, farmaci, interventi. Scopriamo come quali sono le cure ammesse, gli importi, come fare
Quanti di noi hanno un amico a 4 zampe, un cane o un gatto che ci fa compagnia. Come sappiamo hanno bisogno di cure e attenzioni continue. Insomma, avere un animale, significa assumersi la responsabilità della sua cura, e questo ha un costo. Dal 1° gennaio 2020, nella dichiarazione dei redditi si possono detrarre le spese veterinarie con un'aliquota del 19%, l'importo massino aumenta da 387,34 a 500 euro, da cui va però comunque sottratta la franchigia di 129,11 euro.
- Per le spese del 2019 l’importo massimo per cui si ha diritto alla detrazione per il costo di visite, farmaci o interventi in favore di animali domestici, è di 387,34 euro.
- Per quelle del 2020, il prossimo periodo d’imposta, la soglia è stata innalzata dalla legge di Bilancio a 500 euro.
A chi spetta
Spetta solo per gli animali detenuti legalmente, a scopo di compagnia o per la pratica sportiva. Non spetta per gli animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare né per quelli detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole. A beneficiare della detrazione sarà chi ha sostenuto effettivamente la spesa, anche se non è il proprietario dell’animale.
Quali spese si possono detrarre?
Sono detraibili:
- le prestazioni professionali del medico veterinario,
- medicinali,
- analisi di laboratorio,
- interventi presso cliniche veterinarie.
Non sono detraibili:
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Integratori
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Mangimi senza prescrizione medica
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Antiparassitari
Documenti necessari
I relativi documenti (prescrizioni e fatture o scontrini, anche elettronici o virtuali) vanno conservati per essere esibiti in caso di accertamento da parte del fisco. In caso di acquisto di medicinali, lo scontrino deve riportare:
- il codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa;
- natura, qualità e quantità dei medicinali acquistati.
Dichiarazione dei redditi
Le spese veterinarie dovranno essere indicate all’interno della sezione I, rigo da E8 a E10 del modello 730. Ricordiamo che di norma tale categoria di oneri saranno già indicati all’interno del modello 730 precompilato dall’Agenzia delle Entrate, accessibile online.