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Giovedì, 28 Marzo 2024
Animali

I cani nella terapia assistita, il Progetto Àncora torna protagonista con un’asta benefica

A distanza di un anno abbiamo intervistato di nuovo le dottoresse Tania Tessera e Roberta Fornasari che ci hanno parlato di come è cresciuto il progetto e dell’asta che si terrà il 16 dicembre

È passato un anno da quando abbiamo intervistato le dottoresse Tania Tessera e Roberta Fornasari dell'Associazione "La Casa del Sole - APS”, rispettivamente psicologa referente e coadiutore del cane nell’ambito del Progetto Àncora. Quest’ultimo è stato ideato nel Natale 2020 dalla dottoressa Eleonora Caire, responsabile di progetto, medico di medicina generale e attualmente in servizio nelle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) in collaborazione con altri colleghi Medici di Medicina Generale dell'Asl Città di Torino e proprio con l’Associazione "La Casa del Sole - APS”.

Il ruolo dei cani nella terapia assistita, il Progetto Àncora: un caso di successo 

Il Progetto Àncora è dedicato in particolare ai bambini più fragili a cui purtroppo la pandemia da Covid-19 ha provocato sintomi legati al Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD). A distanza di dodici mesi esatti le abbiamo ricontattate in occasione di “Un artista per me”, asta benefica organizzata dal Consiglio Regionale del Piemonte, e per approfondire come è evoluto il loro progetto.

Ci siamo sentiti l’anno scorso per parlare del Progetto Àncora, ci potete raccontare cosa è cambiato da allora?

In effetti ci siamo sentiti nel dicembre del 2021, dopo il primo anno del Progetto Àncora che è nato nel 2020 durante la pandemia, per aiutare i bambini con il disturbo post traumatico da stress legato al Covid. A seguito del vostro articolo siamo state contattate dall’Università di Padova - facoltà di Educazione Professionale per tenere un seminario sulle terapie assistite e su come si possono integrare nei percorsi di cura e riabilitazione. Inoltre, abbiamo continuato a collaborare con l’Ospedale infantile Regina Margherita di Torino, più precisamente con il reparto di Neuropsichiatria, ma anche con le Asl del territorio, in particolare con la sezione di Neuropsichiatria Infantile dell'Asl di Torino Nord. Tutto questo è stato permesso dal forte interesse di enti filantropici del territorio torinese. Il 2022 è stato un anno di consolidamento anche con i presidi sanitari. In estate, inoltre, siamo riusciti a chiudere un primo report qualitativo, una prima raccolta dati, mentre a dicembre vorremmo realizzarne un altro.

A conferma della vostra crescita, ora c’è un’asta benefica legata al Progetto Ancora. Come è nata questa iniziativa?

Noi e la collega Eleonora Caire, responsabile di progetto, abbiamo incontrato la Garante per l’infanzia e il Difensore civico del Consiglio Regionale del Piemonte. Entrambi sono rimasti colpiti dal progetto perché andava a sposare l’obiettivo del loro lavoro, la tutela dei minori in mezzo alle difficoltà degli ultimi anni, tra cui quelle del Covid. Inoltre, rappresentiamo una realtà in crescita da sostenere e un servizio nuovo del territorio. La Garante e il Difensore civico hanno portato il nostro progetto all’interno del gruppo di lavoro del Consiglio regionale del Piemonte.

Dove si svolgerà e come funziona l’asta benefica?

Per partecipare all’asta “Un artista per me” che si svolgerà il 16 dicembre a Palazzo Lascaris a Torino alle 15:00, basta accedere al sito della casa d’aste Sant’Agostino, la più importante della città, che è l’organizzatrice dell’evento. Ci si può registrare dal 6 dicembre e presentare delle pre-offerte fino al 15 dicembre. 39 artisti importanti hanno messo a disposizione le loro opere di diverso valore per la raccolta fondi a sostegno del Progetto Àncora-Una zampa per ricominciare”. Come già detto, ora si possono presentare delle pre-offerte e chi vuole può iniziare a contattare la casa Sant’Agostino. All’asta si potrà partecipare sia da remoto che fisicamente.

Palazzo Lascaris, tra l’altro, ha ospitato anche la conferenza stampa di presentazione dell’asta: che momento è stato per voi?

Nella conferenza stampa del Consiglio Regionale del Piemonte siamo state riconosciute come realtà importante che svolge un’attività di primo piano: erano presenti il Garante per l’Infanzia, il Difensore Civico e il Garante per gli animali che hanno subito mostrato un forte interesse nel nostro progetto. Lo stesso ha fatto il presidente del Consiglio Regionale, Stefano Allasia, che ha sottolineato come il nostro non sia solo un progetto che aiuta i bambini, ma una vera e propria alleanza tra istituzioni, mondo dell’arte e associazionismo. Allasia ha anche ricordato il desiderio del Consiglio Regionale e di tanti artisti piemontesi di partecipare a un momento di beneficenza unico, un’occasione in cui le opere d’arte diventano un volano di solidarietà. Ci fa piacere essere sostenute perché vuol dire che hanno riconosciuto il nostro lavoro. Il Garante per gli animali ci ha riconosciuto come persone formate, in effetti abbiamo portato a termine corsi lunghi e impegnativi. Siamo un’equipe formata, strutturata da una psicologa sempre presente in seduta, una coadiutrice e un cane certificato per gli interventi e un medico responsabile del progetto che supervisiona i casi. C’è sempre un lavoro di rimando tra professionisti sanitari.

Che obiettivi si possono raggiungere nel concreto con l’asta benefica?

Dopo un’attenta valutazione insieme al Consiglio Regionale del Piemonte ci siamo dati tre step come obiettivo dell’asta. Il primo ci permetterebbe di svolgere 10 sedute di terapia assistita con l’animale, sia individuali di gruppo. L’equipe di lavoro sarebbe composta in questo caso da due cani, due referenti di intervento, due coadiutori e un responsabile di progetto. Raggiungendo il secondo step potremmo organizzare 20 sedute con un’equipe potenziata da una figura in più in ogni settore, oltre a un coordinatore scientifico. Grazie all’ultimo step le sedute salirebbero a 40, mentre l’equipe si arricchirebbe di altri professionisti con ben 4 cani coinvolti nel progetto. Questo sarebbe un aiuto importante per noi e per aumentare proprio le sedute, i presidi di riferimento e i pazienti. Noi abbiamo la fortuna di essere in contatto con il Regina Margherita, ma ci sono anche altre realtà sul territorio torinese che hanno bisogno dei nostri servizi e magari non solo legate alle neuropsichiatrie, ma anche ad altri ambiti pediatrici. Abbiamo bisogno di sostegno economico, perché gli operatori vanno aiutati, inoltre, anche il cane ha un costo, perché viene monitorato sempre dal veterinario sia per gli esami clinici che comportamentali. Più fondi vogliono dire anche avere più coordinatori scientifici che possono realizzare i nostri report. Questi contengono infatti, i dati che servono a capire se quello che facciamo serve o non serve per farci crescere come struttura.

Le opere d’arte donate rimarranno esposte dal 5 al 16 dicembre a Palazzo Lascaris, ma potranno essere visionabili anche sul catalogo online, dal 6 dicembre sul sito internet della Casa d'aste Sant’Agostino. Sarà possibile pagare l’opera acquistata tramite Pos, contanti o bonifico istantaneo intestato a la Casa del Sole- APS, Intesa San Paolo IBAN IT23B030 6909606100000157236 CAUSALE: Donazione a favore dell’associazione di promozione sociale ”La Casa del Sole-APS”, “Progetto àncora”.

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