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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura

Palazzo Chiericati, tre giorni di ingressi gratuiti: videomapping sulla facciata

Per l'apertura dell'Ala Novecentesca, la mostra sulla Grande Guerra e l'itinerario dedicato a Giovanni Bellini. I visitatori saranno accolti da un vortice sensoriale ottenuto mediante la fusione tra elementi tridimensionali e gigantesche riproduzioni

Conto alla rovescia per la riapertura dell'Ala Novecentesca di palazzo Chiericati che d'ora in avanti, dopo un lungo periodo di restauro e riallestimento durato otto anni, presenterà le opere dei maggiori artisti dal Duecento al Seicento in un'ottica completamente nuova, tipica dei più importanti e moderni musei europei.

Per festeggiare l'avvenimento, ai vicentini e a tutti coloro che vorranno immergersi nella conoscenza delle bellezze artistiche della pinacoteca cittadina, l'amministrazione offre l'opportunità di entrare gratuitamente per tre giorni (fino al raggiungimento della capienza massima).

Venerdì, dalle 21 alle 24 (ultimo ingresso 23.30) e sabato dalle 9 alle 17 si potrà ammirare non solo l'Ala Novecentesca ma anche il palazzo palladiano, ad eccezione del piano interrato che ospita la mostra sulla Grande Guerra. Quest'ultima, infatti, verrà inaugurata sabato 8 ottobre alle 19 da quando l'accesso sarà libero a tutto il museo, piano interrato compreso, fino alle 24 (ultimo ingresso 23.30). Domenica, dalle 9 alle 17, sarà ancora possibile visitare liberamente l'intero palazzo.

Per celebrare le interessanti novità culturali, la facciata di Palazzo Chiericati sarà vestita a festa grazie ad un progetto di videomapping realizzato da Zebra Mapping che proporrà due sequenze, a rotazione, venerdì dalle 21 alle 23 e sabato dalle 19 alle 23.

I visitatori saranno accolti da un vortice sensoriale ottenuto mediante la fusione tra elementi tridimensionali e gigantesche riproduzioni delle opere esposte, sincronizzate al sound design appositamente creato per sottolineare la potenza scenica delle immagini proiettate sulla facciata.

Nell'Ala Novecentesca sono molte le novità che attendono il pubblico: tra esse la ricomposizione, all’interno della Pinacoteca, dell’antica Chiesa di San Bartolomeo, a fine Quattrocento vera e propria “Cappella Sistina” di Vicenza, demolita nell’Ottocento, con le superbe pale d’altare, realizzate da maestri come Bartolomeo Montagna, Cima da Conegliano, Giovanni Buonconsiglio, Marcello Fogolino, riallestite in un ambiente unico che restituisce la suggestione degli spazi originari.

Oltre alle pale dell'antica chiesa, molte altre opere della pinacoteca civica, definita da Arslan “la più importante quadreria di terraferma del Veneto”, tornano visibili nei nuovi spazi, dove si racconta la grande arte dal Duecento al Seicento, dai capolavori di Paolo Veneziano e Hans Memling alle tele di Tintoretto, Veronese e Bassano, in cui la scuola vicentina emerge per la sua qualità altissima con la scoperta del paesaggio e il nuovo linguaggio di Bartolomeo Montagna.

Un ambiente di ampie proporzioni accoglie i sette lunettoni, provenienti dal palazzo del Podestà, opera di Carpioni, Maffei e Jacopo Bassano, raffiguranti i “rettori” di Vicenza. Il tema della pittura a Vicenza si sviluppa quindi appieno al secondo piano, con il dopo-Bartolomeo Montagna. Ma tra le sale che colpiranno di più il visitatore vi è quella incentrata sulla splendida “Madonna con il Bambino” in terracotta di Jacopo Sansovino e, soprattutto, quella dedicata ai grandi maestri della pittura veneta: Jacopo Bassano, Giovanni Antonio Fasolo, Tintoretto e Veronese.

Ma non sarà solo l'Ala Novecentesca oggetto degli sguardi e dell'interesse dei visitatori. Nei suggestivi interrati di Palazzo Chiericati dall'8 ottobre 2016 al 26 febbraio 2017 si potrà ammirare una mostra destinata a suscitare grandi emozioni: “Vivere la Grande Guerra. Ferro, Fuoco e Sangue”.

I materiali, tutti frammenti di oggetti utilizzati durante il primo conflitto mondiale e raccolti sulle montagne vicentine, sono restituiti dal fotografo Giuliano Francesconi al contemporaneo con straordinaria sensibilità, con un’armonia e una bellezza che induce a meditazioni e a riflessioni profonde sugli errori-orrori della guerra. Di una concentrazione estrema, di una sensibilità raffinata, costituiscono una documentazione palpitante, formano un insieme di dolorosa poesia dove la capacità "documentaria" delle immagini non scivola mai nel retorico e nel luogo comune, e invita anzi al silenzio e alla riflessione, componenti essenziali del vedere.

Inoltre, dal venerdì al 26 febbraio 2017 è possibile percorrere l'itinerario dedicato a Giovanni Bellini a Vicenza che consente di ammirare tre opere dell'artista, in occasione del cinquecentenario della sua morte: il Crocifisso Niccolini di Camugliano (in prestito dalla Banca Popolare di Vicenza) a Palazzo Chiericati (nelle sale del pianterreno); il Battesimo di Cristo nella chiesa di Santa Corona; la Trasfigurazione di Cristo (in prestito dal museo Capodimonte di Napoli) a Palazzo Leoni Montanari.

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