Il progetto caro alla Regione Veneto dovrebbe mitigare la penuria d'acqua lungo l'asta del Brenta tra Bassanese, Vicentino e Padovano. Ma dopo un distacco di materiale avvenuto a ridosso delle aree interessate tra Bellunese e Trentino, sull'opera voluta da palazzo Balbi, osteggiata da più parti per questioni di impatto ambientale, torna lo spettro della tragedia di Longarone. Per questo a palazzo Ferro Fini le opposizioni invitano l'amministrazione a prendere in considerazione soluzioni alternative che già sono al vaglio degli uffici
Si attende per i finanziamenti regionali che dovrebbero sbloccare la costruzione di un nuovo bacino e la laminazione di viale Diaz, i soldi entro la fine dell'anno, ma intanto c'è chi guarda il cielo
Ancora rifiuti nell'area accanto alla futura oasi naturalistica Vegre: dall'amministrazione fanno sapere che la volontà è quella di rimuovere il materiale, anche se comporterà un ritardo nella costruzione dell'invaso