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Per il Vicenza il sogno serie B finisce subito, i rigori mandano il Savona in semifinale

I biancorossi escono ai quarti di finale playoff battuti ai rigori dal Savona. In vantaggio nel primo tempo con Tulli e raggiunto nella ripresa da Virdis il Vicenza rimane in dieci (espulso D'Elia) e ai rigori si arrende al portiere Aresti che ne para tre su cinque

Niente da fare. Secondo una lunga tradizione, ormai consolidata con questa proprietà, il Vicenza fallisce l'ennesima partita della vita. Il sogno playoff se ne va e con lui la possibilità di ritrovare la serie B perduta. A poco servono le recriminazioni del momento legate alle assenze, all'espulsione determinante di D'Elia quasi in chiusura di secondo tempo, e alla rete fallita da Castiglia quando mancavano pochi secondi al termine dei tempi regolamentari, che avrebbe regalato la vittoria.

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La realtà è che passato in vantaggio all'alba della gara il Vicenza, ha cercato la gestione dell'incontro lasciando fin troppa iniziativa agli avversari che hanno mantenuto costantemente il gioco e trovato il meritato pareggio nella ripresa. Poi protagonista è diventato Cifelli che ha espulso D'Elia per una quantomeno dubbia simulazione, lasciando il Vicenza in dieci che così ha dovuto "accontentarsi" di andare ai rigori dove si è avverata la profezia di Corda e il Savona più preciso dal dischetto, si è portato a casa le semifinali. Finisce qui dunque il cammino del Vicenza. L'ennesimo fallimento sportivo lascia ovviamente grossi interrogativi sul futuro societario su cui da tempo è calato un silenzio che desta sicuramente più preoccupazione che fiducia. Gli unici che escono vincenti dalla gara, neanche a dirlo, sono ancora una volta i tifosi biancorossi che hanno sostenuto a gran voce la loro squadra portandosi a casa l'ennesima delusione degli ultimi infelici anni.

LA CRONACA

Al quarto minuto il Savona bussava dalle parti di Alfonso con un colpo di testa di Virdis centrale che il portiere controllava senza patemi. Al settimo il Vicenza andava in vantaggio: gran lavoro di Mustacchio sulla fascia sinistra, servizio per Tulli che eludeva l'intervento di un difensore e sparava in porta con Aresti che toccava ma senza riuscire a respingere. Il Savona cercava la reazione mantenendo un possesso palla continuo nella metà campo che si concretizzava al 21' con un tiro debole di Gentile, che dalla distanza non sorprendeva Alfonso. Il Vicenza contratto nella propria metà campo a difendere il risultato si rivedeva in avanti con un tiro da fuori di Mustacchio, ma esattamente un minuto dopo, il Savona aveva una clamorosa occasione con Virdis che su un lungo lancio riusciva a stoppare la palla ma trovandosi a distanza ravvicinata da Alfonso, si vedeva murato dal pòrtiere che riusciva ad avere la meglio bloccando il tiro. Al 38' il Savona batteva l'ennesima punizione con lo specialista De Martis: la palla deviata da Cesarini sfilava davanti alla porta biancorossa con Marconi in ritardo di un nulla. La prima frazione di gara si concludeva con il Vicenza avanti uno a zero, ma con il Savona capace spesso di mettere alla frusta i biancorossi.

Alla ripresa delle ostilità era ancora il Savona a fare la gara ma senza riuscire a trovare sbocchi in avanti. Al 58' ci provava Cesarini match winner della gara di ritorno in campionato, con un tiro debole dai venticinque metri che non sortiva effetto alcuno. Al 61' Alfonso era decisivo in uscita a ribattere su Virdis pescato solo in area dallo scavino di Simoncelli. Al 68' ancora De Martis con un destro diretto a fil di palo chiamava Alfonso che dirottava la palla in angolo. Dai e dai il Savona arrivava al pareggio con un diagonale di Virdis approfittando del Vicenza momentaneamente in dieci per l'infortunio a Castiglia, ma con Gentili che nell'occasione pareva in grave ritardo sull'attaccante ligure. Al 85' l'arbitro Cifelli con una decisione a dir poco dubbia mandava negli spogliatoi D'Elia reo di una simulazione e già ammonito nel corso del primo tempo. Con il Vicenza in dieci la partita per i biancorossi si complicava non poco. All 86' Camisa toccava di testa un lungo cross mettendo fuori causa Alfonso ma fortunatamente la palla usciva di un niente sul fondo. All'ultimo dei novanta regolari su cross di Mustacchio che filtrava fino al secondo palo Castiglia con il piattone spediva altissimo con il Menti che smoccolava per il match ball fallito. Dopo quattro minuti di recupero, Cifelli mandava le squadre ai supplementari.

Al quinto il Savona in avanti con Serao chiamava Alfonso alla respinta di pugno con un destro da fuori dopo una prolungata azione personale. Al nono il portierone biancorosso toglieva dall'incrocio l'esterno destro di Casarini che aiutato dal vento prendeva una traiettoria beffarda. Era però l'ultimo brivido per l'appendice dei supplementari che si concludeva con le squadre visibilmente sulle gambe che preferivano consegnarsi ai calci di rigore. La sequenza dei penalty calciati sotto la curva Sud, con ben tre rigori sbagliati dai biancorossi, premiava la maggior precisione del Savona e metteva la parola fine ai playoff del Vicenza.

Vicenza (4-4-2): Alfonso; El Hasni, Gentili, Camisa, D’Elia; Padalino, Cinelli, Castiglia, Mustacchio; Tulli (1′ pts Sbrissa) , Tiribocchi (4′ pts Padovan).
A disposizione: Ravaglia, Murolo, Anaclerio, Corticchia, Filippi. All.: Lopez

Savona (4-5-1): Aresti; Marras (58′ Simoncelli), Marconi, Altobello, Maccarone (62′ Sarao), Quintavalla; De Martis (8′ pts Cattaneo), Agazzi, Gentile, Cesarini; Virdis.
A disposizione: Boerchio, Marchetti, Cannoni, Graham. All.: Corda

Arbitri: Giuseppe Cifelli della sezione di Campobasso, assistenti Granci e Pollaci, quarto uomo Piccinini

Reti: 8′ pt Tulli (V), 30′ st Virdis (S)

Note: pomeriggio velato di nubi, temperatura 18 °C, terreno di gioco in ottime condizioni. Ammoniti: Mustacchio (V), Marconi (S), D’Elia (V), Maccarone (S), Tiribocchi (V), Simoncelli (S), De Martis (S), Camisa (V), Gentili (V), El Hasni (V), Sarao (S). Espulso al 36′ st D’Elia (V) per doppia ammonizione. Angoli: 3-5. Recuperi: 0′ pt, 4′ st, 2′ pts. Spettatori: 5711.

Sequenza rigori: Camisa: rete - Quintavalla: para Alfonso - Castiglia: rete - Agazzi: rete - Padalino: para Aresti - Gentile: rete - Cinelli: parato da Aresti - Cesarini: rete - Mustacchio: parato da Aresti.


 

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