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Il Sassuolo espugna il Menti con un gol, Vicenza: è crisi nera

Manovra che non finalizza e contestazione del pubblico: alla seconda giornata di campionato, la prima al Menti, per il Lanerossi sembra già stato di crisi. Madonna e Cagni in tribuna

Vicenza, se ci sei batti un colpo. Evidentemente, l’agonismo chiesto da Baldini alla viglia del match casalingo con il Sassuolo non è sufficiente: i biancorossi non riescono a trovare il bandolo della matassa e Abbruscato fallisce perfino un gol a porta vuota negando al pubblico la possibilità della speranza. La manovra è macchinosa, a volta la squadra si sfilaccia lungo il campo e soprattutto non finalizza le occasioni che ieri non sono mancate. La Sud ha contestato apertamente la presidenza ma da via Schio non sono arrivate risposte.

Contro il Sassuolo, il Vicenza schiera Frison, Martinelli, Zanchi, Tonucci, Pisano; Paro, Rossi, Gavazzi, Rigoni, Danti e Abbruscato. Nel primo quarto d’ora, due occasioni per il Vicenza e una per gli emiliani ma tira una brutta aria: scatta la contestazione della curva Sud verso Cassingena. Sono i biancorossi a fare la partita, ma la manovra è macchinosa e densa di passaggi che non trovano finalizzazioni. Alla mezz’ora di gioco esce il Sassuolo: dopo un’occasione fallita da Gavazzi, il nero verde Marchi butta fuori un destro ed è solo l’antipasto verso il gol di Boakye, che fredda il Menti al 42esimo. Si va negli spogliatoi in un gelo che neanche a gennaio. Baldini prova la contromossa: entra Alemao per Gavazzi, che si presenta con un tiro che va alto. Fuori anche Denti a favore di Botta e il Vicenza al 22esimo vede il gol con un tiro che però Abbruscato manda incredibilmente fuori. Cambio anche per Rossi, rilevato da Mustacchio e, al 30esimo, i biancorossi sono proiettati alla conquista del pareggio che, a livello di occasioni, non sarebbe immeritato ma il pallone non gonfia la rete. Si spera fino al 48esimo, quando Abbruscato spedisce in barriera una punizione da posizione favorevole. Fischio finale di Giancola: Sassuolo a punteggio pieno e Vicenza ancora a quota zero.

In tribuna c’erano Cagni e Madonna, due allenatori che erano in odor di biancorosso all’addio di Maran. Non è un buon segno per la gestione di Baldini, evidentemente, ma ridurre i problemi del Lanerossi al modulo di gioco, che pure ci sono, sarebbe eufemisticamente riduttivo: qui ci vogliono seri rinforzi di mercato e subito. Il pubblico lo vuole, ci crede: in 5000 si sono presentati il 14 agosto per il fallimentare derby di Coppa Italia e in 4000 hanno sottoscritto l’abbonamento. L’entusiasmo preteso da Cassingena no, quello non c’è.

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