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Vicenza dopo il gol hai solo paura, alla fine è un pari tra i fischi

Nella sfida "da vincere" i biancorossi sono andati subito in gol con Tulli, ma sono successivamente scomparsi dal campo permettendo alla Pro Patria di pareggiare con Giannone a pochi minuti dalla fine

Se la missione è quella di far uscire il Vicenza dallo stato di paura che lo attanaglia dopo aver segnato un gol, beh, da quanto visto oggi, la strada da fare per Lopez appare non solo dura ma ardua. Quello che normalmente taglia le gambe agli avversari (il gol preso dopo un solo minuto di gara) invece si è ritorto contro Vicenza, che dopo aver segnato all'alba del match è letteralmente uscito di gara, consegnando le chiavi del gioco agli avversari che prova e riprova, pur nella loro opacità, per non dire pochezza, alla fine sono riusciti a pareggiare, con tanti ringraziamenti ad una squadra pavida e, possiamo dirlo, anche vergognosa.

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COPPA ITALIA: VICENZA-DELTA PORTO TOLLE

Neanche il tempo di sedersi dopo il fischio iniziale dell'arbitro e il Vicenza era già in vantaggio con Tulli. L'attaccante spostato in posizione di esterno sinistro di centrocampo, riceveva palla e, fatti pochi passi in area, rientrava sul destro e lasciava partire una staffilata sull'angolino lontano. Partita in discesa? No, perchè di fatto il Vicenza lasciava campo alla Pro Patria, che però, tranne per un rimpallo che liberava Serafini alla conclusione fuori di poco, non sapeva ricavare granchè dalla gentile concessione. Da parte loro i biancorossi tranne che per qualche tentativo di Maritato, sicuramente più attivo di uno marmoreo Tiribocchi, e di Tulli, galvanizzato dal gol, stentavano a farsi vivi dalle parti di Messina. Proprio Maritato sul finire della prima frazione, provava la semi rovesciata al volo che terminava sul fondo dopo aver scheggiato la faccia superiore della traversa.

Ci si aspettava dunque che Lopez strigliasse la squadra negli spogliatoi, invitandola ad una maggiore intraprendenza, invece il Vicenza che usciva in campo per giocare la ripresa, se possibile era ancora più intimidito e pauroso di quello visto nella prima parte di gara. La Pro Patria finiva così per schiacciare gli uomini di Lopez nella propria metà campo, tanto che alla fine non si conteranno tiri in porta da parte dei biancorossi, nel secondo tempo. Tra i bustocchi saliva così in cattedra l'attaccante Giannone che costringeva Ravaglia ad almeno tre respinte impegnative prima di trovare il gol a sei minuti dalla fine su una punizione dai venticinque metri che crossata in area, sorprendeva direttamente il portiere sul palo distante.
I biancorossi abbozzavano una reazione ma anche volendo non ce n'era proprio il tempo perchè la partita finiva di lì a poco, tra i fischi della curva che intonava l'ormai classico "semo stufi de sta m...". Come dargli torto?

IL TABELLINO DELLA GARA

Vicenza (4-4-2): Ravaglia; Vinci, Marchiori (66′ Giani),  Camisa, D’Elia; Padalino (17′ Mustacchio), Cinelli, Castiglia, Tulli, Maritato, Tiribocchi (53′ Kosovan)
A disposizione: Alfonso, El Hasni, Corticchia, Palma. All.: Lopez

Pro Patria (4-3-1-2): Messina; Spanò, Nossa, Polverini, Mignanelli (81′ Moscati); Bruccini, Calzi, Casiraghi (58′ Gabbianelli); Giannone; Serafini, Siega (50′ Giorno).
A disposizione: Feola, De Biasi, Andreoni, Tonon. All.: Colombo

Arbitri: Giovani di Grosseto, assistenti Rossi e Giampetruzzi

Reti: 1′ Tulli (V), 84′ Giannone (P)

Note: Pomeriggio nuvoloso, terreno scivoloso ma in buone condizioni.
Ammoniti: Camisa, Ravaglia  (Vi) Angoli: 5-6 Recuperi: 1′ pt, 4′ st.

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