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Vicenza Calcio, Pasquale Marino: "I segreti del mio Vicenza"

Il mister, ospite della trasmissione Rigorosamente Calcio, ha detto la sua sul momento magico della squadra, circondata dall'amore dei tifosi: "Sognare non è vietato, noi pensiamo al Carpi"

"Sono stato un po' pazzo a venire qua, potevo aspettare a casa, con lo stipendio del Pescara, ed attendere qualche chiamata in altra categoria, ma rischiare fa parte del mio mestiere e l'ho fatto". 

Così, Pasquale Marino, nello studio della trasmissione di Tva Rigorosamente Calcio, ribadendo le motivazioni che gli hanno fatto lasciare il salotto della sua casa a Marsala e raggiungere il profondo Nord, che aveva lasciato quando fece le valigie per lasciare Udine. "Avevo visto qualche partita ed ero convinto che l'obiettivo salvezza fosse assolutamente alla portata - ha aggiunto - Sono il primo ad essere sorpreso dai risultati che sono poi arrivati e di questo do merito ai giocatori, al mio intero staff e anche alla società, che mi ha trasmesso una grande fiducia". Marino ha spesso lamentato un'accoglienza fredda ma conosceva benissimo la situazione, con l'amato Capitano che lasciava la panchina: "Certe critiche, soprattutto nell'ambiente, mi hanno dato fastidio, visto che non avevo nemmeno iniziato, ma a Vicenza mi sono subito trovato bene e ora c'è grande affetto da parte dei tifosi, appassionati come me li avevano descritti". Ora di salvezza non si parla più, ma il mister prosegue con la sua linea: "Sognare non è vietato, noi pensiamo al Carpi"

VICENZA-CARPI: IL PRONOSTICO

I GIOCATORI "Quando ho saputo dell'infortunio di Ragusa (che aveva avuto in forze al Pescara), qualche dubbio l'ho avuto. E' un gran giocatore e sta recuperando in fretta, ma non posso dire quando scenderà in campo. Lui dovrebbe giocare sempre ma, come contro il Modena, è difficile trovare occasioni per schierarlo. Certi equilibri è meglio non romperli". 

"Di Gennaro ha grande qualità e non è certo un mistero. Ha avuto il coraggio di reinventarsi centrocampista, prima del mio arrivo, e ora sta facendo sempre più suoi schemi ed automatismi. Lavora sodo, sia in campo che in allenamento, e può senz'altro raggiungere obiettivi importanti".

cocco 2-2-2"In avanti, Giacomelli, Cocco e Laverone, ognuno nel loro ruolo, stanno dando il massimo. Il primo l'ho sempre schierato, anche quando non era al massimo, perchè è un giocatore che ha visione di gioco e ne conosce i ritmi. In più se gli riescono anche quei gol... . Cocco (nella foto) ha dato prova di essere in grado di fare grandi sacrifici per il gioco collettivo e di resistenza ai piccoli infortuni. Senza contare i rigori, sarebbe capocannoniere della B - e scherza - anche perchè poi lui li sbaglia". "Laverone fa un lavoro fondamentale lì davanti perchè è di copertura ed aiuta le ripartenze: senza di lui non avremmo gli stessi equilibri". 

"Abbiamo due portieri che ci danno garanzie. Bremec è partito titolare, poi è rimasto fuori due mesi, tra squalifica e infortuni, e Vigorito ha fatto bene ed è rimasto. La gerarchia è questa"  sottolinea Marino, che aggiunge come lo spagnolo sia il primo a dare suggerimenti al giovane compagno, in allenamento. "La forza di questa squadra è il gruppo - non si stanca di sottolineare il mister - E ne ho avuto subito un'ottima impressione, sin dal primo giorno, che i ragazzi mi confermano ad ogni allenamento". 

IL CARPI "Meritano assolutamente il primato: è una squadra solida, con grande equilibrio ed è molto difficile fare gol contro di loro. In più, purtroppo (ride) Mbakogu pare si sia completamente ristabilito e sabato sarà della partita. Poteva aspettare una settimana...". Ma il campionato non aspetta e di qui al 22 maggio saranno 10 finali. 

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