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LR Vicenza, cosa non va nell'atto di cessione

I cartellini di tre giocatori, che erano stati licenziati a fine campionato e poi svincolati, sono "comparsi" nel ramo aziendale

Licenziati, venduti e svincolati: la presenza dei contratti di Stefano Giacomelli, Davide Bianchi e Matteo Anzolin nel contratto di cessione del complesso aziendale Vicenza Calcio potrebbe costituire più che un grattacapo per l'acquirente Renzo Rosso

Come si evince dall'atto notarile, e come era noto, il Bassano Virtus 55, ora LR Vicenza, ha acquistato solo il ramo aziendale della fallita società di via Schio, senza il titolo sportivo. I calciatori non sono dipendenti delle aziende che detengono la proprietà di una squadra, bensì della società sportiva. Se Rosso avesse acquisito anche il titolo sportivo avrebbe avuto anche l'intera rosa sotto contratto oltre il giugno 2018; non avendolo fatto, nel contratto non potevano essere inclusi anche i cartellini dei tre giocatori

Potrebbe non essere solo la giustizia sportiva ad occuparsi della questione: ammesso e non concesso che la presenza dei tre contratti sia ammissibile, i giocatori, al momento della firma della compravendita, erano stati licenziati e, successivamente, svincolati dalla Federazione. Non avrebbero potuto in ogni caso essere ceduti dal fallito Vicenza Calcio spa; infatti Giacomelli e Bianchi sono stati acquistati dall'LR Vicenza Virtus, mentre Anzolin ha firmato con la Juventus (clausola inclusa nel contratto di cessione). 

Insomma, anche se con un lieto fine, la gestione della cessione si sta rivelando un vero "pasticcio" che potrebbe avere conseguenze. 

L'ATTO DI CESSIONE

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