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Veneto, un adolescente su tre si ubriaca regolarmente: "Non fate autogol"

In regione consumo eccessivo di bevande alcoliche per il 30% dei 15enni. Oncologi e mondo del calcio in cattedra per insegnare ai giovani come stare alla larga dal cancro. Il progetto reso possibile grazie ad un grant non condizionante di Roche S.p.a., è sostenuto da Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMSI

Perdere la propria salute in un bicchiere? Gli adolescenti veneti sanno come si fa. Il consumo di alcolici, infatti, è un’abitudine settimanale per il 38% dei maschi e il 21% delle femmine di 15 anni. Un vizio che tende a crescere con l’età: bevono almeno una volta a settimana il 5% degli 11enni, il 10% dei 13enni e il 30% dei 15enni. Dati allarmanti perché il 30% delle neoplasie è direttamente collegato all’abuso di alcol. Ne bastano 50 grammi al giorno per aumentare di tre volte il rischio di tumori della cavità orale, della faringe e dell’esofago. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei giovani a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport.

non fare autogol-2Sono questi i concetti chiave del progetto “Non Fare Autogol”, la campagna promossa dall’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga dal cancro. Dopo il successo delle prime cinque stagioni, va oggi in scena la quarta tappa della sesta edizione all’Istituto “Seghetti” di Verona, dove il giocatore del Chievo Simone Pepe sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – afferma Pepe –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Divertimento non fa rima con bere, come pensano ormai i giovani di oggi”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani - sottolinea la dott.ssa Stefania Gori, Presidente Eletto nazionale AIOM e Direttore dell’Oncologia Medica dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (VR) –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei casi per tumore è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”.

studenti-6Ecco il principale obiettivo della campagna ‘Non fare Autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l’FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana). Un progetto innovativo, reso possibile grazie ad un grant non condizionante di Roche S.p.a. che fino al termine del campionato coinvolgerà squadre di calcio di Serie A e B e alcuni tra i maggiori allenatori italiani. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ nei 20 capoluoghi di regione, che può contare su un media partner d’eccezione. Tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport HD, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Siamo felici di collaborare con gli oncologi dell’AIOM, una delle più importanti società scientifiche del nostro Paese, in un’iniziativa così importante come Non fare autogol, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare messaggi di salute – conclude il dott. Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato Roche -. Roche è un’azienda che non si limita a promuovere la ricerca e a sviluppare farmaci. Il nostro impegno è significativo anche nel sostegno a iniziative di respiro sociale. Da azienda leader nel settore oncologico, sentiamo la responsabilità di promuovere la corretta informazione sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria, come l’adesione ai programmi di screening attivi nel nostro Paese.”

ferrara-2“Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+26%) rispetto al Sud: in Veneto per il 2015 sono previsti 29.700 nuovi casi di tumore con 14.500 decessi - ha aggiunto la dottoressa Gori -. Nel 2015 in Italia si stima che verranno diagnosticati 363.300 nuovi casi di tumore (erano 365.500 nel 2014) e le percentuali di guarigione sono in aumento: il 63% delle donne e il 57% degli uomini sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, alla maggiore efficacia delle terapie e ai progetti di sensibilizzazione”.

Ma il progetto “Non fare autogol” può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina Facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo Twitter (Twitter.com/NonfareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto.

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