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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Allarme rosso per il Vicenza, cessione in stallo e iscrizione a rischio

La cordata svizzero-kossovara impegnata a "esaminare i numeri" non ha fissato nuovi incontri con il presidente Cunico. Nel frattempo incombono le scadenze dei parametri economici da rispettare per la regolare iscrizione alla Lega Pro

Una nave piena di buchi che qualcuno sta provando a chiudere con i cerotti e intanto l'orchestrina suona per distrarre i viaggiatori. Questa l'immagine attuale del Vicenza calcio di oggi, stretto tra le spire dei debiti da una parte e delle scadenze per l'iscrizione alla Lega Pro dall'altra. Nel mezzo una trattativa per la cessione della società che sembrava aver tutto per poter decollare, perfino il magnate "pien de schei" che faceva sognare i tifosi, e che invece pare essersi avvitata e incartata su se stessa, magari un po' oltre, ma più o meno sulla stessa linea delle altre che in passato sono nate e morte senza partorire nulla di buono. Certo la trattiva con la cordata svizzero-kossovara non è ancora del tutto tramontata, ma il tira molla che si è creato con situazioni al limite del grottesco, incontri in località segrete, emissari delle parti che non si presentano agli appuntamenti, bonifici che parevano concordati che invece non arrivano, fior di professionisti ingaggiati per preparare contratti che poi vanno bene solo per la parte giuridica ma non per quella economica (?) oltre ad aver estenuato anche il più paziente dei tifosi, non fa altro che lasciare pesanti dubbi sulle reali intenzioni di chi vuole succedere alla attuale proprietà. Intenzioni che a parole sembrano le migliori ma nei fatti lasciano parecchie perplessità.

Nel frattempo il presidente in carica Tiziano Cunico, che in questi giorni ha girato come una trottola per assecondare le richieste della coppia Mehmeti-Mbock afferma che il Vicenza si iscriverà comunque alla prossima Lega Pro. L'iscrizione passa attraverso le forche caudine imposte dalla Lega, ma le ultime notizie dei ben informati dicono che la fideiussione di 600mila euro verrà presentata e il parametro patrimoniale verrà rispettato. Detto che rimarrebbero pure gli stipendi arretrati di tesserati e dipendenti da pagare e che se, come pare, questo non avverrà, ci saranno dei punti di penalità (che nel prossimo campionato senza retrocessioni nè ambizioni per il Vicenza conteranno gran poco se non per l'immagine) dalle ultime indiscezioni pare che l'operazione per regolarizzare il parametro "PA" sia stata eseguita per una cifra superiore ai 2 milioni di euro. Quello che oggi non è ancora chiaro, se la notizia verrà confermata, è da dove siano spuntati questi soldi che, per dirla tutta, fossero usciti prima e investiti sulla squadra, forse avrebbero permesso di evitare la recente dolorosa retrocessione.

Sia come sia, il prossimo 16 luglio scadranno tutte le condizioni per l'iscrizione e, a meno di novità sulla cessione della società, tutti i nodi verranno al pettine e ci saranno risposte a molte domande. Rimarranno però importanti punti interrogativi sul futuro del Vicenza e sulla gestione di questa società. Domande che bisognerà cominciare a fare e a cui chi di dovere dovrà cominciare a rispondere, perchè è bene ricordare a tutti che insieme alla nave inevitabilmente, volente o no, affonda anche l'orchestrina.

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