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Il punto di Alberto Belloni: «Siamo lassù, in attesa di rinforzi»

Illuminato dalla stella di Pablito, il Lane torna a vincere. E in casa della favoritissima

Per la serie “mai dire gatto se non l’hai nel sacco” il Vicenza, giudicato da qualcuno formazione incompleta e mal guidata dopo il passo falso interno contro il SudTirol, dimostra a Terni che il sopracitato felino ha sette vite, facendo fare la figura dei pisquani ai solerti criticoni e contemporaneamente risalendo la graduatoria di un girone sempre più equlibrato.

«RINFORZI? NON CI TIREREMO INDIETRO»

Una vittoria, quella al Liberati, figlia di una squadra tornata concentrata e reattiva e di una linea verde sempre più convincente. Certo, i tre punti contro la corazzata Ternana non devono far dimenticare i limiti fin qui emersi. Renzo Rosso, diventato sempre più il leader carismatico di questo nuovo Lane, al punto da vestire sabato i panni di capopopolo sotto la curva (un Tommaso Aniello calcistico che non si vedeva dai tempi di Marino Molon, ma ovviamente con altro respiro imprenditoriale) l’ha promesso pubblicamente: se ci sarà bisogno di rinforzi per inseguire il sogno, OTB non si tirerà indietro.

E qualcosa occorrerà fare senza dubbio. In difesa, ad esempio, dove un puntello risulta necessario per ampliare l’organico. Sia perché le condizioni fisiche di Mantovani, Bizzotto e Andreoni sono come una coperta troppo corta, sia perché, nonostante gli zero gol subiti in terra umbra, la retroguardia biancorossa resta comunque tra le più battute del lotto (15 pere in saccoccia) superata solo da Virtus Verona, Teramo, Renate, Rimini e Giana. Contro i rossoverdi Pasini & C. hanno fatto meglio che nel recente passato e tuttavia rimane nella memoria il comodissimo colpo di testa lasciato a Hristov al minuto 33’ che avrebbe vanificato il vantaggio di Giacomelli, indirizzando la gara su altro binario. Bene per la porta inviolata, dunque, ma si può fare di meglio, visti i valori che mettiamo in campo.

PALLA A WERNER...

Anche sul centrocampo Werner Seeber potrà fare un pensierino, dato che il reparto attualmente sembra più attrezzato per il contenimento che per la verticalizzazione rapida del gioco. Da questo punto di vista sia Zonta che Zarpellon sono risorse da far crescere senza indugio, ma la figura di un regista classico non è magari da scartare, soprattutto quando i campi in primavera torneranno ad essere adatti ai piedi più educati.

Senza parlare dell’attacco, per il quale si prospettano due nodi da sciogliere. Il primo riguarda Curcio, atteso da tutti a vestire i panni del Giacomelli 2, ma che sin qui ha stentato palesemente, soprattutto in fase offensiva. Meglio aspettarne l’esplosione, secondo le qualità che gli si riconoscono, oppure accettare che questa sia per l’ex Arzachena un’annata no e provvedere a qualche alternativa per la trequarti? Il secondo attiene invece alla figura del vice Arma, ruolo per il quale ci sono le candidature di Maistrello e di Razziti ma che potrebbe anche essere coperto con un nuovo acquisto di gennaio. Con una punta più adatta, rispetto ai corazzieri, a fornire a Colella la soluzione per un attacco a due.

CADETTERIA: ONLY THE BRAVE...

Perché a questo punto, visto che il Lane ha dimostrato di non tremare né davanti al Pordenone, né alla Triestina, al Feralpi Salò o alla stessa Ternana, sarebbe assurdo non provare a restare lassù, dove si respira aria di Cadetteria. Nessuno l’ha promessa, la promozione. Ma nessuno intende buttarla via. Specie ora che la saldatura tra pubblico e società è praticamente compiuta e che l’aura del nuovo Lanerossi viene illuminata dal ritorno il biancorosso di un nume tutelare come Pablito.

In serie B non ci andremo con le figurine Panini, è vero. Ma sapere che l’ex campione del mondo ha deciso di mettere la faccia accanto all’avventura di Renzo Rosso ha lanciato un segnale forte al mondo del calcio. La Nobile Provinciale è tornata a ruggire e non sarà facile tenerla confinata nel calcio degli stadi da operetta. Basta crederci e avere le palle, dice il patron: only the brave will win! E’ quello che ci auguriamo anche noi poveri mortali… E intanto, sotto con il Teramo. Pronti per le solite barricate e per i contropiedi maligni? Sono queste le gare più difficili per Jack lo Squartatore e compagnia.

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