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Sudtirol-Vicenza, le pagelle di Alberto Belloni: "Urgono miracoli"

I migliori e i peggiori della partita al Druso di Bolzano

Valentini 6: nel primo tempo rimedia qualche capello bianco, prima con un missile dalla distanza di Cia e poi uscendo approssimativamente su Costantino. Una parata importante su Giazy nella ripresa, ma anche un pallone saponetta che per poco non si trasforma in frittata.

Bianchi 5,5: parte con il freno a mano tirato, ma non commette errori evidenti in fase di copertura. Parte meglio nel secondo tempo, ma per lui nessuna incursione degna di nota. Al 78’, cercando di anticipare Fink, mette maldestramente di testa un pallone nella sua porta, decretando la sconfitta.

Crescenzi 6: dei due centrali è quello che si disimpegna con maggiore disinvoltura. da ricordare il suo salvataggio alla disperata su Fink al minuto numero 8. Cala nella ripresa, nella quale si becca anche un giallo per cercare di trattenere un avversario che pare andare a velocità doppia.

Milesi 5,5: soffre un po’ più del compagno sui palloni aerei, sui quali lascia qualcosa di troppo agli avversari. Encomiabile però la pezza che al 41’ mette su un Costantini che tira a porta vuota. Il resto della partita è quanto mai anonimo e non può nemmeno dare una mano sulle palle ferme, perché il Vicenza se ne procura poche o niente.

Beruatto 6: non fa sfracelli, ma è forse il più dinamico e reattivo dei biancorossi, cercando più volte la profondità. Anche nel prosieguo della partita prova ogni tanto l’accelerazione, ma ha benzina nelle gambe ma poche idee in testa.

Bangu 4: è senz’altro la maglia nera del Lane nella parte iniziale della gara. Tanti appoggi approssimativi e tante palle perse, spesso in modo banale. Il mister lo tiene in campo (chissà perché) per oltre 80’ e nessuno se ne accorge.

Romizi 6: 95’ minuti di filtro e corsa. Non spettava a lui metterci il fosforo necessario per dar fastidio agli altoatesini. Questo è il giocatore e bisogna prenderlo con tutti i suoi limiti.

Tassi 4,5: ecco un altro che sciupa l’occasione di mettersi in mostra. L’allenatore sceglie un centrocampo leggero, che dovrebbe dare velocità ed estro alle ripartenze. Il ragazzo invece vagola per il campo e (a parte una bella galoppata solitaria al 43’) non lascia la minima traccia nel tacchino del cronista.

Lanini 5: dalla sua parte il Sudtirol dorme sonni sereni: mai un uno contro uno vinto e invece tante palle sporche che non producono pericoli. L’unica volta che si infila nel corridoio giusto, al 35’, si libera ma poi perde il tempo per il tiro e l’azione sfuma. Poco, troppo poco.

Comi 5: un match da dimenticare. Ingaggia un duello fisico personale con Visetto, che quasi sempre perde. Si innervosisce, pasticcia, si fa ammonire e alla fine risulta uno dei più deludenti della gara al Druso. Così non va proprio…

Giacomelli 4,5: un altro fantasma in campo. Mai un dribbling riuscito, mai un’invenzione, mai un tiro nella specchio della porta. Sbatte ogni volta contro l’avversario diretto e non porta valore aggiunto alla squadra.

Alimi 5: entra per dar sostanza in mezzo ma viene subito preso dal grigiore generale. I bolzanini hanno altro passo e altra grinta.

De Giorgio 5: è come la temperatura all’eroporto di Catania Fontanarossa: non pervenuto. Si vede che è fuori forma.

Di Molfetta 5,5: qualche tentativo di affondo, apprezzabile più per la buona volontà che per i risultati.

Ferrari 5: quando entra la partita è già un guazzabuglio in cui nessuno capisce niente. La sua presenza in campo, comunque, è assolutamente impalpabile.

Mister Colombo

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