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Una bufera ferma Salvagnin: ora direzione Patagonia in tandem

"Mai salito tanto in alto, ma oltre certe quote comanda la natura". Ora parte la seconda parte del viaggio in tandem per la Patagonia. Simone ha incontrato una rappresentanza dei minatori cileni di Copiapò

La fortuna aiuta gli audaci, si dice, e a Simone Salvagnin di certo non è mancato il coraggio. Ma l’Ojos del Salado, il vulcano più alto del mondo, si è rivelato un terreno su cui non vigono le leggi umane. «Sopra certe quote è la natura a dominare e va rispettata»: è questo, a caldo, il commento di Simone Salvagnin, ventisettenne non vedente reduce dal tentativo di scalata dei 6891 m della montagna cilena.

Simone Salvagnin sull Ojos del Salado (Fb)


Obiettivo mancato, purtroppo, a causa della sfortuna che ha colpito la spedizione di Simone e compagni: dapprima un infortunio, occorso per una bruttissima caduta al campo base del deserto di Atacama (5250 m), aveva costretto Simone a posticipare di qualche giorno la salita; quindi è stata la forza della natura a impedire che venisse completato il percorso che dal campo Tejos (5800 m) avrebbe portato i nostri sulla cima della seconda montagna più alta della cordigliera andina. Simone aveva pure tentato l’impresa, nonostante l’infortunio non gli permettesse di piegare la gamba sinistra per più di 45-60°, nonostante il forfait di tutti i suoi compagni di viaggio (uno stillicidio provocato dalle durissime condizioni imposte dall’ambiente e dall’altitudine), nonostante la nevicata di un metro. Simone, insieme all’esperta guida cilena Mario Sepulveda, nella notte tra il 26 e il 27 gennaio ha sferrato l’attacco alla vetta dell’Ojos del Salado, ma è stato poi frenato da una violenta bufera di neve e ghiaccio, il “viento blanco”, con raffiche oltre i 150 km/h.

Niente Ojos del Salado, dunque, ma la spedizione ha comunque conseguito importanti successi. Nel corso dei 12 giorni complessivi, trascorsi tutti tra i 4000 e i 6000 m, il gruppo infatti ha conquistato due vette: Los siete hermanos (4850 m) e San Francisco (6100 m). «Un’esperienza grandiosa», afferma Simone Salvagnin, «certamente difficile oltre ogni previsione, ma porto a casa la vittoria di essere andato per la prima volta oltre i 4000 m. Per questo ringrazio il gruppo e in particolare la mia guida Enrico Rizzolo». «Purtroppo è sfumato l’obiettivo dell’Ojos del Salado», prosegue Simone, «ma a volte è la montagna che decide se farti salire… Oltre certe altitudini, infatti, il fisico umano è provato fino allo stremo delle forze e cercare di andare oltre è rischioso. Qui la natura comanda e non va sfidata: in questo, per me che cerco di superare i limiti della mia disabilità, ho trovato un limite». Ma l’avventura non finisce qui. Nel fine settimana il gruppo, rientrato nella città di Copiapò (350 km dall’Ojos del Salado), ripartirà alla volta della Patagonia: Simone e il compagno Enrico percorreranno 2500 km in tandem tra Cile e Argentina fino alla punta estrema della Terra del Fuoco, Ushuaia, la città più a sud del mondo. Nel corso del viaggio Simone farà firmare la carta ONU dei Diritti dei Disabili, di cui è portavoce ufficiale, a tutte le personalità politiche che incontrerà.

Lunedì 30 gennaio, Simone è stato ricevuto nella sede municipale di Copiapò dal sindaco Maglio Cicardini e, alla presenza dei media cileni, ha incontrato Jorge Galleguillos, uno dei 33 minatori che nell’estate del 2010 sono rimasti intrappolati per 70 giorni in una locale miniera. Emozionante e significativo l’incontro tra Simone e il minatore, l’undicesimo ad essere salvato dall’incidente: «con lui condivido la situazione di essermi trovato ad affrontare una sfida che non abbiamo scelto: per me la cecità, per lui la trappola della miniera», spiega Simone. «Siamo stati costretti a reagire emotivamente e fisicamente a dei limiti impostici dall’esterno, dalla malattia nel mio caso, da un incidente nel suo, e il messaggio che mandiamo è il medesimo: adelante, guardare sempre avanti, non abbattersi mai». Il sindaco e il minatore, al termine dell’incontro, hanno firmato la carta ONU dei Diritti dei Disabili.

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