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Salvagnin precipita in una scarpata: miracolato, impresa rinviata

Brutto incidente ieri per Simone Salvagnin, il 25enne ipovedente di Schio impegnato in questi giorni nella missione in Sudamerica che ha come obiettivo il raggiungimento del vulcano più alto del mondo

Prime difficoltà per Simone Salvagnin, il giovane ipovedente di Schio impegnato in questi giorni nella missione in Sudamerica che ha come obiettivo il raggiungimento del vulcano più alto del mondo, a quota 6.891 metri, rappresentato dall'Ojos del Salado che si trova in Argentina, ai confini con il Cile. Secondo una prima ricostruzione, riportata anche nella bacheca della pagina Facebook del suo fans club, Simone, che si trovava appena fuori dalla sua tenda, ha perso i sensi per pochi attimi (fatto non inconsueto a 5.200 metri di quota) ed è rotolato per diversi metri in una scarpata in mezzo alle rocce.

Salvagnin, che non ha mai perso conoscenza, è stato subito soccorso dagli altri partecipanti alla spedizione e poi riportato all'interno della tenda: la caduta gli ha provocato una botta alla coscia e un ginocchio gonfio, ma considerato la dinamica dell'incidente è stato sicuramente fortunato. Sempre secondo quanto riporta la sua pagina Facebook in attesa di capire se le condizioni di Salvagnin miglioreranno nelle prossime ore, è stato deciso di posticipare di un giorno il tentativo di scalata della vetta. Qualora non fosse possibile, la comitiva scenderà al campo base di Laguna verde e quindi a Copiapò. Il sito del fans club conclude il post con un "Forza Simone" a carattere cubitali.

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