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Ravenna - LR Vicenza: le pagelle di Alberto Belloni

I miglioi e i peggiori del primo turno di play off

Le pagelle al termine di Ravenna - LR Vicenza

Nel fango di Ravenna il Lane è costretto a provarci solo col cuore ma il pari lo esclude dai play off.

GRANDI 6: nulla da fare sul gol del pareggio. Un’uscita efficace al 28’. Nel secondo tempo fa praticamente da spettatore e gli tocca assistere impotente ai vani tentativi dei suoi di riportarsi in vantaggio.

SALVIATO 5,5: niente di interessante sulla sua fascia di competenza. In realtà si fa vedere solo per le sue numerose rimesse con le mani, potenti ma ininfluenti. Resta, dunque, una scommessa non vinta del mercato autunnale.

PASINI 6: il Ravenna attacca solo a ranghi compatti e non si rende troppo pericoloso. E’ però un fatto che riesce a passare quasi al primo tentativo vero. Dopo l’intervallo prova a lanciare in avanti qualche pallone alla sperandio ma la situazione non cambia.

BIZZOTTO 4,5: Al 33’ si fa trovare fuori posizione sul traversone che imbecca Nocciolini per l’1-1. Ma già al 2’ di gioco era incorso in un errore pericoloso. Altro erroraccio (che gli costa il giallo) al 61’ Un brutto commiato dalla stagione per il valoroso capitano.

STEVANIN 6,5: dalla sua parte il Lane spinge di più e non è un caso se il traversone giusto per il vantaggio arriva dai suoi piedi. Una sbavatura al 10’. Nella ripresa prova due volte a far male dalla distanza, al 49’ e al 69’. Paradossalmente, quest’ultima è la migliore prestazione per un terzino a lungo contestato.

MARTIN n.g.: pochi giri di lancetta ma sempre oggetto misterioso

N. BIANCHI 6: è uno di quelli che nel primo tempo sembra trovarsi meno in difficoltà nell’acquitrino del Benelli. Va anche al tiro al 18’. Quando ha speso ogni goccia di benzina l’allenatore lo chiama negli spogliatoi e la partita diventa un forcing generoso ma confuso.

LAURENTI n.g.: voglia tanta, per la concretezza, sul pantano odierno, meglio ripassare

CINELLI 6: anche in questo caso la battaglia nel fango non lo spaventa. Pure lui ci prova da lontano al 7’. E’ uno degli ultimi a perdere lucidità e a buttarla solo sul piano del cuore. All’89’Al 49’ il portiere gli para tentativo e il suo ultimo tiro dalla distanza, senza successo.

ZONTA 5: tra quelli del centrocampo è quello che meno si raccapezza sul campo pesante. Una prima frazione di gioco piuttosto opaca. Nella ripresa si conferma fuori dalla partita e a Colella non resta che richiamarlo.

PONTISSO n.g.: un buon approccio ma poi scompare nel marasma.

CURCIO 5,5: è chiaro che per le sue caratteristiche non è facilitato nelle giocate ed infatti nella prima parte di gara si vede poco e senza incidere. L’orgoglio e il carattere non gli mancano, ma il suo nome non finisce sul taccuino che per una botta fuori al 54’.

MAISTRELLO n.g.: si sforza di far valere la sua stazza fisica nei minuti conclusivi ma non sfonda

GUERRA 7: l’ex Salò si rivela piuttosto ispirato e, al di là del bel gol di testa su una spizzata che anticipa il diretto avversario, si fa apprezzare come combattente. Anche nel secondo tempo appare come uno dei più lucidi e tignosi. Sfortunatissimo il suo colpo di testa sul legno al 70’. Viene richiamato in panchina verso la fine, dopo aver dato tutto.

GIACOMELLI 6: gioca in un contesto che non può valorizzare la sua rapidità ma cerca di calarsi lo stesso in una gara nella quale va a corrente alternata. Sciupa un paio di chances, sbatte spesso contro l’avversario, ma il pallone dell’1-0 lo recupera lui con la solita tenacia. Peccato che si faccia ammonire scioccamente lontano dalla zona calda del gioco. Non è preciso al 35’ su un’occasione quasi a porta vuota. Anche nella seconda parte della gara non si tira indietro. Sbaglia un gol al 63’ (ma l’arbitro aveva fischiato l’off side) e tira una punizione maligna al 66’ sulla quale i compagni avrebbero dovuto andare con più rabbia sul portiere.

ARMA n.g.: in linea con le ultime prestazioni

Mister COLELLA 6: Mette in campo una formazione coerente visto il contesto atmosferico. Il pomeriggio romagnolo presenta infatti un campo allentatissimo, che favorisce gli errori individuali e limita il gioco abitualmente consono al Vicenza. Nel primo tempo c’è più biancorosso che giallorosso, ma il risultato condanna i suoi. Anche dopo un secondo tempo pieno di confusionaria generosità il Lane non passa. La stagione deludente non si configura certo oggi al Benelli, dove la squadra nemmeno dispiace. Diciamo che l’onore viene salvato col cuore ma sugli errori di questo 2018/2019 è tempo di iniziare un ragionamento serio e approfondito. Il domani non comincia con la C di Colella, si sa. Ma sarà sempre C, comunque…

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