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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lanerosso: tempo di primi bilanci

Salvata in extremis la stagione con il raggiungimento dei play off, ora viene il difficile

Come abbiamo scritto, il pomeriggio di ieri ha regalato due motivi per festeggiare: il raggiungimento matematico dei play off e la prima vittoria in casa dopo quasi sei mesi. Ma devono essere festeggiamenti contenuti, senza nessuna enfasi.

Il successo al Menti è arrivato, non dimentichiamolo, contro l’ultima in classifica, un Fano che ha disputato la sua onesta partita (nel primo tempo ha avuto, anzi, due occasionissime per andare in vantaggio) ma che ha anche palesato tutti i suoi limiti (a questo punto della stagione i numeri non mentono e se i marchigiani stanno sull’ultimo gradino della graduatoria non può certo essere un caso).

Contro avversari così modesti, il Lane ha disputato un brutto primo tempo, confermando le difficoltà non ancora risolte, trovando un gioco arioso e bello da vedere solo nella mezzora finale della gara, quando gli ospiti avevano praticamente finito la benzina. Anche l’accesso agli spareggi va dunque guardato con moderato ottimismo. Ad inizio stagione i commentatori più accorti, nel giudicare le potenzialità dell’organico, avevano definito la rosa approntata da Werner Seeber un outsidert da quinto/sesto posto. Ebbene, la formazione di Colella è in questo momento ottava e dopo l’ultimo turno potrà gravitare nelle ultime tre piazze utili ai play off.

Credo di non andare lontano dalla verità dicendo che né il patron, né il mister, né la dirigenza siano in questo momento soddisfatti dal rendimento della squadra in questa stagione. Ora si apre l’extra season, che rappresenta una specie di capitolo a parte. Un po’ come quando una partita termina con uno scialbo 0-0 e affida poi il responso finale alla lotteria dei rigori. Puoi anche vincerla dagli 11 metri, ma il giudizio negativo sui 90 minuti regolari non cambia.

Anche in questo caso il tabellino la dice lunga, oltre qualsiasi sofisma: il Lane ha fatto non solo 24 punti in meno del promosso Pordenone e rispettivamente 19, 13, 9 e 7 rispetto alle titolate Triestina, Feralpi, Monza e SudTirol, ma anche 13 meno dell’Imolese e 6 in meno rispetto al Ravenna, che non erano certo le maggiori accreditate alla vetta del torneo.

Sono dati impietosi, che fotografano un’annata salvata in zona Cesarini con il conseguimento dell’obiettivo minimale, ma che resta decisamente al di sotto delle aspettative. Adesso, dopo aver chiuso domenica prossima il capitolo campionato, si aprirà quello degli spareggi, con la consapevolezza che per rincorrere il sogno di un miracolo finale, i biancorossi dovranno esprimersi in modo sostanzialmente diverso rispetto al rendimento opaco degli ultimi tempi.

Utopia? Non è detto. Il calcio è strano. Ci sono squadre che arriveranno all’appuntamento decisivo in piena crescita e altre che forse pagheranno dazio a una stagione lunga e logorante. Inutile fare troppe proiezioni, col rischio di essere subito smentiti dai fatti. Un buon cammino negli spareggi comunque conviene a tutti. A Renzo Rosso, il quale dopo aver archiviato positivamente la sua prima esperienza berica sul fronte organizzativo e di settore giovanile, potrebbe così rendere meno amaro il bilancio sul campo di gioco.

A Colella, che già sa di concludere qui la sua avventura sulla panchina del Lane e sta guardandosi attorno per l’anno venturo (scommettiamo che di questo mister sentiremo ancora parlare?). E ai tifosi che hanno bisogno di forti iniezioni di entusiasmo in vista della futura campagna abbonamenti. La quale, sic stantibus rebus, rischierebbe di non rivelarsi così trionfale come l’estate scorsa. Tante ragioni che impongono di guardare alla coda della stagione con un ottimismo che vada oltre la ragione e dati obiettivi.

Tutto parlerebbe infatti a favore delle formazioni che hanno fatto bene sin qui, ma quella che si avvicina è una vera lotteria. Potrebbe anche non vincerla il migliore. E’ già successo, fidatevi…

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