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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Mestre Calcio deferito per inadempienze fiscali: la "saracinesca" si abbatte sul club

Guai per la società sportiva veneziana. Il tribunale federale ha emesso il provvedimento nei confronti della società e del presidente Serena per non aver versato entro il termine del 16 marzo 2018 le ritenute Irpef

La scure della Federazione si è abbattuta sul Mestre. Anzi la saracinesca, per prendere in prestito le parole dell'allenatore Zironelli nella diatriba con il curatore fallimentare del Vicenza Calcio Nerio De Bortoli sulla provocazione lanciata dal primo nei confronti del Lane: "È giusto che una società sana retroceda al suo posto?".  La sorpresa per il club veneziano è arrivata nel pomeriggio di venerdì.  Il procuratore federale ha infatti deferito il presidente Stefano Serena per "aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, per non aver versato, entro il termine del 16 marzo 2018, le ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di gennaio e febbraio 2018". 

Nella nota si legge che il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare il  Presidente del Consiglio di Amministrazione e legale rappresentante pro-tempore della Società A.C.MestreS.r.l.: per la violazione sulle  ritenute Irpef e "per non aver documentato alla Co.Vi.So.C., entro lo stesso termine, l’avvenuto versamento delle ritenute Irpef sopra indicate. In relazione ai poteri e funzioni dello stesso, risultanti dagli atti acquisiti come trasmessi dalla Lega competente e ai periodi di svolgimento degli stessi". Assieme a lui il deferimento è scattato anche per Andrea Duodo,  Presidente del Collegio sindacale della Società A.C. Mestre S.r.l.: per una dichiarazione non veritiera attestante il versamento delle ritenute Irpef e la stessa  Società A.C.Mestre S.r.l.

Al provvedimento è seguito un comunicato di risposta della società firmato dallo stesso Presidente Stefano Serena: "Esso è dovuto esclusivamente a causa di un’incomprensione del Consulente del Lavoro a cui si affida la Società, il quale si è basato sulle normative e le scadenze  previste dalla legge italiana e non da quelle – differenti – relative alla FIGC. Si invitano quindi i detrattori che in queste ore si sono scatenati in commenti privi di basi ed informazioni dettagliate a commentare eventualmente casi – purtroppo – ben più gravi ed importanti che spesso colpiscono il mondo del calcio".

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