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Zanini si presenta ai tifosi: "Usciremo dalle sabbie mobili!"

Presentato oggi il nuovo tecnico che affiancherà in panchina Beghetto che è ancora privo del patentino e la cui deroga è scaduta nei giorni scorsi

Manlio Zanini è il nuovo allenatore del Vicenza. Una scelta "oculata" secondo le parole del Vice Presidente esecutivo del Vicenza, Dario Cassingena. Una scelta che in realtà rappresenta il solito escamotage all'italiana, volto ad aggirare le regole e a permettere a Beghetto, privo del patentino di prima categoria di continuare ad allenare il Vicenza, sotto "copertura".

Ci sarà dunque la coppia Zanini-Beghetto a guidare i biancorossi, come in passato (stagione 2001-2002) ci fu la coppia Viviani-Moro nata per le medesime ragioni a subentrare al tecnico Fascetti esonerato. In quel caso l'esito del cambio, per la verità, fu poco confortante. L'auspicio è che stavolta la "strana coppia" riesca nell'impresa di salvare il Vicenza dallo spettro della Lega Pro.

Zanini, che siederà per la prima  volta in panchina venerdì prossimo nell'anticipo casalingo contro lo Juve Stabia, ha disputato da calciatore due stagioni in serie A con la maglia del Catanzaro dal 1978 al 1980, mentre in B ha giocato con la stessa società calabrese e con il Lanerossi Vicenza. Da allenatore ha avuto esperienze con le squadre Primavera di Udinese, Padova e Treviso.

Di seguito un estratto della conferenza stampa di presentazione di oggi.

Come vive questa esperienza che la vedrà alla guida del Vicenza?
"Con entusiasmo. Sono stato chiamato a dare il mio contributo e cercherò di darlo. Chiaro che so che devo entrare in uno staff collaudato che lavora assieme da qualche tempo, e che conosce meglio di me le problematiche, però cercheremo di lavorare in maniera coordinata e darò tutto me stesso per aiutare la squadra a tirarsi fuori dalle sabbie mobili in cui è caduta. Ci sarà da soffrire e da lavorare ma le potenzialità ci sono."

Quali saranno i suoi compiti?
"Cercheremo di confrontarci tra noi prima e dopo le sedute e di dividerci il lavoro sul campo in base alle necessità e alle problematiche"

Lei ha già partecipato agli allenamenti?
"Ho visto quelli della settimana scorsa, ma sono stato contratualizzato da oggi, quindi non mi pareva corretto scendere già sul campo."

Che idea si è fatto delle partite con il Padova e con l'Albinoleffe?
"Il Padova mi pareva più attrezzato del Vicenza, e la sua sconfitta con il Crotone mi ha stupito. Il Vicenza mi è parso in entrambe le partite, una squadra scesa in campo con la paura, con la palla che scottava tra i piedi. Mi auguro che questa vittoria porti fiducia e serenità alla squadra. Mi sono fatto anche l'idea che la squadra fatichi a segnare. Speriamo che Abbruscato torni presto quello di inizio stagione e che Paolucci continui così."

Massimo Beghetto lo conosceva già?
"Si lo conoscevo già come giocatore ai tempi di Guidolin, sia a Vicenza che nel Perugia."

Lei ha lavorato molto all'estero, anche in Arabia Saudita, come è nata questa esperienza?
"Mi ero trovato senza squadra, avevo conosciuto dei dirigenti di una squadra araba quando ero alla guida della Primavera dell'Udinese e sono stati loro a propormi questa possibilità."

Lei da giocatore ha militato un anno anche nel Vicenza...
"Sì ma è' stata un'annata molto sofferta, iniziata con l'allenatore che era andato via ancora nel precampionato (Orrico) e continuata con un doppio cambio di allenatore, prima Savoini poi Viciani..."

Da qui alla fine ci sono molti scontri diretti...
"Tutte le partite sono difficili e vanno prese cercando di dare il meglio in ogni occasione. In B non ci sono partite dove si può già pensare di avere in mano il risultato".
 

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