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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Vicenza che verrà

Chi potrebbe partire e chi restare nel Lane prossimo futuro?

Il calcio è un gioco. Anche (quasi) tutto quel che gli ruota attorno lo è, alla fin fine. Non si tratta di una scienza esatta. E si presta ad essere oggetto di discussioni oziose, fantasie, valutazioni azzardate e speculazioni quasi filosofiche.

Certo non possiamo pretendere che questo aspetto ludico possa conformare il lavoro dei professionisti del pallone, ma a noi, umili viaggiatori innamorati del Cuoio Rotante, piace un sacco liberare la fantasia sulle mille questioni di lana (o Lane, absit iniuria verbis?) caprina che ruotano attorno allo sport nazionale, non appena due calciofili si incontrano al Bar Sport per discutere di schemi e strategie.

Intanto che lasciamo Di Carlo ai preparativi dell’importante trasferta in quel di Pesaro (città che com’è noto si trova in Basilicata) avventuriamoci dunque sui sentieri del futuribile dialogando non sui massimi sistemi ma attorno ad un argomento ben più prosaico: dovesse approdare alla Cadetteria, di quanti giocatori avrebbe bisogno il Vicenza rispetto all’undici titolare che sta disputando la Terza Serie?

Come vostro opinionista, non posso sottrarmi al dovere di essere il primo ad espormi. Lo step iniziale per avventurarci sul terreno minato è stabilire quale dev’essere considerata l’attuale formazione titolare. Posso immaginare diversi pareri diversi ma stabiliamo, per amor di semplicità, di accettare questo schieramento base: Grandi, Barlocco, Padella, Cappelletti, Bruscagin, Vandeputte, Cinelli, Rigoni, Nalini, Guerra, Marotta. Tutti gli altri mettiamoli, per il momento, nel novero delle alternative. Vogliamo iniziare la sfida proprio con l’ipse dixit del Belloni? Ok, si parte.

Secondo me servirebbe un portiere esperto di serie B (passando l’ex Bassano a fare il secondo e mandando il promettente Pizzignacco a fare esperienza altrove). Penso non sia proprio il caso di metter mano alla difesa, con i due centrali confermatissimi assieme ai rispettivi guardiaspalle (Bizzotto e Pasini). Cercherei poi sicuramente un esterno di difesa, preferibilmente di fascia destra, in grado di far male anche in proiezione offensiva. A centrocampo almeno due elementi di valore assoluto: uno talentuoso (alla Di Gennaro, per intenderci) e un cagnaccio da combattimento, abituato a confrontarsi con squadre di blasone senza perdere la trebisonda.

Vedo poi necessario un esterno alto, capace di giocare su entrambe le corsie (per il 4/4/2) e un trequartista di ruolo (nel caso del 4/3/1/2). Infine due punte: un top player sulla cui prolificità parli da solo il Palmares e un attaccante più giovane ma già affermato, come investimento per il futuro. Due parole a parte per Rigoni (cui, mi pare, sia già stato promesso il prolungamento del contratto) e Leonardo Zarpellon. Al primo, espertissimo di campionati maggiori, darei il ruolo di chioccia del gruppo, mentre il golden boy lo destinerei (mantenendone il cartellino) ad una piazza ambiziosa di serie C che garantisse un utilizzo in pianta stabile. A questo punto qualcuno farà i conti: chi ho salvato come prime scelte? Vediamo… Barlocco basso, Padella e Cappelletti in retroguardia, Vandeputte e Cinelli in mezzo (promuovendo Pontisso a titolare fisso). Marotta davanti.

In sostanza 6 o 7 elementi. Che non significa bocciatura di tutti gli altri (a partire da Jack, il quale il talento da serie superiore ce l’ha sicuramente, passando per i vari Albertazzi, Liviero, Bruscagin, Guerra, Zonta, ecc.). L’idea è solo di individuare dei punti fermi attorno ai quali possano ruotare i comprimari. Quanto sopra prefigura in sostanza un organico che potrebbe necessitare di almeno 4 o 5 puntelli importanti, giocatori di spessore adatti alla visione che Mimmo ha della serie B. Tanti soldini da spendere, insomma.

Ma ricordiamo che l’approdo alla Cadetteria, oltre all’orgoglio di essere tornati nel calcio che conta, porta con sé anche un bel pacco di “euri” della Federazione sui quali RR potrebbe far conto per la spesa 2020/2021 senza derogare alla sua politica “oculata”.

Bene, ora che mi sono esposto personalmente alla pubblica gogna (certe posizioni sembrano fatte apposta per indurre commenti feroci e accuse di totale incompetenza specifica) è il caso di passare la palla ai miei lettori, invitandoli a partecipare alla tenzone con le rispettive visioni sul Lane che verrà (uso il futuro e non il condizionale a costo di “portar pegola”). Quanti giocatori e di che tipo dovrebbe inseguire Magalini, secondo il vostro parere? Scrivetemelo e io passerò il sondaggio a chi di dovere. Che con ogni probabilità lo metterà in un cassetto, per realizzare invece ciò che sarà ritenuto più produttivo, nell’interesse del Club. Giusto così. Ma la contesa è bella anche se non serve a un fico secco, ragazzi. L’importante è giocare. E naturalmente tifare Lane, tutti uniti.

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