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Il Lane "cannibale" brinda anche in coppa

Tre gol alla Triestina e grandissimi applausi per le seconde linee biancorosse

Coppa Italia: LR Vicenza-Triestina 3-1. Vicenza ai quarti di finale

ALBERTAZZI 6: la Triestina non fa sfracelli in attacco e va in gol con un’azione abbastanza fortuita, sulla quale non c’è colpa del portiere. Una buona parata su Granoche al 17’ e un super intervento salvarisultato al 117’. Unico neo il rinvio sciagurato al 48’ che poteva costare il gol.

BIANCHI 6,5: molto dinamismo per il rosso, che cresce con il passare del tempo e nella ripresa diventa quasi imprendibile sulla fascia destra. Per lui ancora una gara positiva.

BIZZOTTO 6/7: soprattutto nella ripresa si impone come baluardo insormontabile, scardinando dai piedi dei giuliani alcuni palloni importanti. Richiamato in squadra si comporta da vero capitano.

PASINI 6,5: anche se non si vedono molto, gli avversari si chiamano pur sempre Granoche e Ferretti. Lui non guarda le figurine Panini e spazza tutto quel che c’è da spazzare. Solo un errore verso la fine ma il portiere ci mette una pezza.

LIVIERO 6+: comincia in gran spolvero, sciorinando al 18 un cross di fattura sopraffina. Poi va calando di intensità e ad un certo punto non ci si accorge più della sua presenza in campo.

SCOPPA 6,5: era forse il più atteso alla prova. Parte un po’ intimidito ma via via acquista sicurezza e fornisce un importante contributo alle geometrie della squadra. Gioca per tutti gli oltre 120 minuti della gara e alla fine stupisce per la tenuta fisica, che non è certo la dote più rinomata del suo repertorio.

ZONTA 7: gara tutta di sostanza, senza mai un cedimento o una distrazione. Copre con giudizio la sua parte di campo e battaglia come un vero leone su ogni palla. E’ lui il leader del Vicenza 2.

EMMANUELLO 6: una partita con alti e bassi tecnici, ma sempre di buona intensità. Il mister si dichiara soddisfatto della prestazione e ha ragione perché si vede finalmente qualche segno di crescita.

ZARPELLON 6,5: un’oretta a grandi ritmi per il golden boy, che ogni tanto cava dal cilindro un pezzo del suo repertorio che costringe gli avversari a fermarlo fallosamente. Sta imparando a sacrificarsi per la squadra e a specchiarsi di meno per il suo talento. Se troverà sostanza fisica, questo è un ragazzo di cui sentiremo parlare. E non in serie C…

GIACOMELLI 6,5: girate la frittata come volete ma Jack fa quasi sempre la differenza. Per la Triestina è stato un folletto praticamente imprendibile, nemmeno usando le maniere forti. Sta vivendo anche un buon momento di condizione atletica ed è difficile pensarlo in panchina.

ARMA 6: gioca una gara anonima per 90 minuti, ma quando all’84’ mette la palla sul dischetto si ricorda di essere bomber di razza e manda Matosevic da una parte e il pallone dall’altra. Così si salva dal brutto voto…

TRONCO 7: il suo ingresso è un’iniezione di velocità per la squadra. Metteteci il gol da rapinatore d’area con cui porta in vantaggio il Lane ed ecco spiegata la sua medaglia da man of the match.

SARANITI 6: entra per fare l’ariete da combattimento e non si tira indietro, dando il suo contributo al risultato finale. Peccato che non riesca a mettere nel sacco la palombella del 108’ e un'altra buona chance capitatagli sui piedi nel secondo supplementare.

VANDEPUTTE 6/7: com’era largamente prevedibile il suo ingrasso manda in tilt il muro di una Triestina ormai stanca. Il belga la perfora continuamente e se fosse più freddo avrebbe sul piede almeno tre palloni per arrotondare il risultato. Suo però il traversone millimetrico sul quale i giuliani commettono il fallo da rigore.

BONETTO 6,5: entra in campo ed interpreta perfettamente il finale di partita, con molto tempismo ed autorevolezza. Dimostrando di aver capito l’importanza di sfruttare bene gli spezzoni che il mister gli regala.

GUERRA 7: sull’azione del 115’ si ricorda che razza di fromboliere è stato e può ancora essere. Vola con tempismo sul lancio in profondità, attende il momento giusto e poi castiga gli alabardati con un pallonetto sapiente che sancisce il 3-1 e il passaggio del turno.

Mister DI CARLO 7: il primo tempo delle due squadre è sotto ritmo e sotto tono e risulta abbastanza noioso. Quando però a metà della ripresa il Vicenza va sotto per il centro di Gomez, i suoi ragazzi cambiano pelle e ritrovano gli occhi da tigre che avevano consentito loro di far fuori il Padova. Aumentano il ritmo e la grinta, mettendo subito alle corde i giuliani. I gol arrivano come logica conseguenza e la vittoria dei biancorossi appare alla fine più che meritata. Mimmo voleva conferma di avere una formazione vera alle spalle dei cosiddetti titolari e ne ha avuto riprova. Il suo Lane è un cannibale che non lascia nulla agli altri. E ha ragione. Si va avanti anche in Coppa e i tifosi cominciano a sognare sul serio.

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