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Fermana-Vicenza: un pareggio grigio ma prezioso

A Fermo il Lane gioca male, soffre, rischia ma chiude ugualmente la giornata in modo positivo

Tra le maggiori delusioni in campo Cinelli, Vandeputte, Marotta e Arma. Si salvano, senza gloria, i difensori e Pontisso. Nemmeno un tiro in porta dei biancorossi apparsi imballati e privi di idee: tanti palloni lunghi e tante giocate senza costrutto.

LE PAGELLINE

GRANDI 6-: nel primo tempo, quando D'Angelo tenta la palombella alla Maradona, il portiere berico è seraficamente a tre quarti campo 
a guardare il pallone che spiove di un niente sopra al montante. Si riscatta al 53' con un bell'intervento salvarisultato e poi con 
qualche uscita efficace. Ma all'83'sul traversone ancora dell'interno ex Avellino, è solo la Provvidenza a tener fuori dai guai lui e
il Vicenza.
BIANCHI 6: tra le solite luci (in avanti) ed ombre ietro(in copertura) è l'unico a spingere da dietro con efficacia. Resta piuttosto 
misterioso il motivo per cui Mimmo, al momento dei cambi, pensi proprio a lui.
PADELLA 6+: Maistrello è un armadione, oggi pieno di furore agonistico contro la ex squadra. Contendergli i palloni di testa, soprattutto,
si è rivelata impresa improba, ma il centrale biancorosso ha fatto il suo con la solita diligenza.
CAPPELLETTI 6: rispetto al compagno di reparto ci ha messo un qualcosa in più per sostenere l'avvio dell'azione. Sul taccuino resta un
grave errore di disimpegno al 53' che poteva penalizzare gravemente il Lane. Visto di meglio, anche da lui... Le occasioni della Fermana, 
però, non arrivano dalle punte ma dai centrocampisti
LIVIERO 6-: illude all'inizio con qualche accelerazione interessante, poi sparisce alla vista, limitandosi all'ordinaria amministrazione. 
Sulla sua corsia i marchigiani spingono molto ma non cavano quasi nulla.
CINELLI 5: nella zona nevralgica del campo i nostri ballano troppo, senza riuscire mai a trovare la calma e le geometrie per evitare 
il pressing avversario. Per lui solo un tiro senza pretese al 10'. Per il resto una gara anonima.
PONTISSO 6: tra i tre là in mezzo è quello che merita qualcosa in più, se non altro per la sua prestazione di battaglia. Nemmeno lui, tuttavia
riesce mai ad accendere la luce nella manovra.
VANDEPUTTE 5: siamo probabilmente alla maggiore delusione della giornata. Non tanto perchè faccia peggio di altri compagni, quanto per le aspettive
su di lui riposte. In realtà, spesso incespica, litiga col pallone, sbatte sull'avversario e sostanzialmente non incide. Clamoroso il contropiede
gettato alle ortiche al al 31'. Unico lampo la giocata dalla destra conclusa con un bel cross al centro.
GIACOMELLI 5,5: promosso, come quasi sempre gli accade, sul piano dell'impegno. Sul piano invece della concretezza non c'è molto da lodare. Sul campo
fermano non gli riesce nessuno dei suoi guizzi proverbiali e nemmeno un tiro per impensierire Ginestra. Così, non gli resta che aiutare i
compagni nell'interdizione.Ammonizione evitabile.
MAROTTA 5,5: quelli in cabina di regia non gli forniscono certo palloni solluccherosi e l'Artigliere si deve sbattere dall'inizio alla fine su inviti
a casaccio, fuori misura e senza fosforo. Lui ci prova, ma dà una sensazione generale di impotenza, facendo dormire sonni tranquilli agli uomini
di casa. Anche per lui un giallo inutile.
ARMA: un pomeriggio da dimenticare pure per Rachid, che non ne becca mezza neppure di testa, suo punto forte. I 97' totali sono un trascinarsi di 
"vorrei ma non posso" che gli fa fare un passo indietro rispetto alle buone prestazioni prenatalizie. Mettiamo nel conto anche il cartellino rimediato...
BIZZOTTO, SCOPPA, ZONTA, ZARPELLON, SARANITI: giocano uno scampolo di incontro e non spostano di un millimetro il copione confusionario e 
noioso della gara.
Mister DI CARLO 5,5: stavolta anche per lui c'è un po' di confusione tattica. Tarda a trovare le misure su un D'Angelo che si infila troppo spesso tra le linee. 
Non trova adeguate contromisure per un gioco biancorosso che troppo spesso si affica a palloni aerei invece di tener palla a terra, sfruttando
le migliori doti tecniche. E per uscire indenne dal campo deve affidarsi alla Dea Bendata, perchè il suo Lane non centra mai la porta avversaria,
mentre la Fermana ha almeno tre grosse chances per far suo il risultato. Ma la fortuna aiuta gli audaci. Nonchè i bravi...

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