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L.R. Vicenza - Trento: le pagelle di Alberto Belloni: "Un due tre al Trento"

Sugli scudi Solerio e il giovane portiere Albertazzi. Bene i due Bianchi e Cisotti

GRANDI 6: si disimpegna con sicurezza anche se il Trento praticamente non tira mai in porta. Qualche volta corre dei rischi, ma succede perché sono i compagni della difesa che gli pasticciano davanti.

ALBERTAZZI 7: entra quando il Vicenza è in fase calante e con due o tre interventi di prim’ordine tiene abbassata la saracinesca biancorossa. Niente da fare sul gol del Trento perché Bosio viene lasciato libero di calciare sul primo palo dopo un calcio da fermo.

BIANCHI D. 6,5: finché ha gambe spinge come un ossesso sulla corsia di destra, creando non pochi grattacapi agli aquilotti. Sembra essere cresciuto notevolmente in condizione e convinzione. Una bella lotta per il posto, la sua, con Andreoni.

PASINI 6: il reparto è collaudato, tuttavia, sotto il sole caliente di Caldogno qualche sbavatura là dietro la si è vista. la differenza, rispetto alle partite precedenti, è che stavolta si è pasticciato anche su qualche palla bassa. Non a caso si pensa ad un rinforzo per creare alternative.

BONETTO 6+: un po’ più preciso del compagno di reparto ma anche per lui emergono a volte delle pause pericolose. Il pacchetto arretrato del Bassano è stato lo scorso anno il punto di forza della squadra. Urge ritrovare quel piglio.

SOLERIO 7: definire la sua ottima prestazione una sorpresa non è corretto. Il valore del giocatore era conosciuto, ma questa amichevole l’ha confermato a tutti. Una prestazione positiva, impreziosita da due perle: la splendida rovesciata (parata con difficoltà da Barosi al 20’) e il gran gol di testa al 62’.

BIANCHI N. 6,5: lavora tanto e quasi sempre senza errori. In un centrocampo che manca ancora del classico metronomo, si adatta a cantare e portare la croce. Quando esce ci si accorge della sua mancanza.

SALVI 5,5: un primo tempo sottotono, nel quale non solo sbaglia molte misure ma cade nella trappola dell’orrido Bardelloni, buttandosi nella rissa. Nella ripresa riacquista lucidità e dimostra di avere ancora birra nelle gambe, senza però trovare l’acuto.

TRONCO 6+: merita la sufficienza piena per il sinistro micidiale del 2-0 ma, come dice anche suo mister, può fare di più e meglio. Deve crescere in continuità e cattiveria, soprattutto negli ultimi 30 metri.

CISOTTI 6,5: nella sua prima esperienza a Vicenza l’abbiamo visto poco e male. Schierato dall’allenatore come titolare fin dal primo minuto, ha dimostrato di voler sfruttare il periodo in prova per far vedere le sue qualità. Alcune giocate del primo tempo sono state autentiche stilettate nello schieramento atesino.

CURCIO 5: le qualità le ha oltre ogni dubbio. In biancorosso, tuttavia, non è sin qui riuscito a trovare posizione e movimenti per dimostrarle sul campo. Anche oggi è apparso volenteroso ma evanescente.

MAISTRELLO 6: segna un gol approfittando di uno svarione dei gialloblu ma poi cicca il bis quando la difesa del Trento cerca per la seconda volta di suicidarsi. Per il resto fa il suo mestiere con dignità, tra sportellate e spezzate, ma non va più al tiro.

GASHI 6: qualche discreta iniziativa sulla fascia destra e un tentativo al tiro senza risultati

ZARPELLON 6,5: mezzo punto in più per un palo clamoroso colto al 72’

GIACOMELLI 6-: entra a partita morta ma non trova nessuno spunto dei suoi

PAROLIN 5,5: cerca di farsi ricordare per un retropassaggio alla Tafazzi. Gli va di lusso perché ci pensa il suo portiere.

BIZZOTTO, STEVANIN, MONTAGNER n.g.

Mister COLELLA 6: è uno che non si lagna per i tasselli che mancano e giudica la squadra che ha senza voli pindarici. Il Trento è formazione ambiziosa che punta alla promozione in D, ma certo non è avversario del calibro del Palermo. Quando non c’è un progetto di gioco, peraltro, tutti gli avversari diventano difficili. Il suo è un Vicenza operaio, che non si risparmia, non retrocede non molla campo. Deve crescere ancora, ma questo non serve dirlo al timoniere.

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