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Javier Zanetti dice addio al calcio giocato, la prima partita fu col Vicenza

Il capitano dell'Inter, che sabato sera ha salutato per l'ultima volta da giocatore il suo pubblico a San Siro, ha esordito il 27 agosto 1995 proprio nello stadio di Milano contro la squadra biancorossa

Una grande bandiera del calcio italiano, un grande uomo fuori e dentro il campo lascia il calcio giocato: stiamo parlando del pluripremiato "gentleman" Javier Zanetti, capitano dell’Inter, che con i colori nerazzurri ha giocato ben 857 partite. Un addio celebrato sabato sera a San Siro dopo la gara contro la Lazio e che ha commosso tutti, indipendentemente dai colori indossati dal “tractor" argentino perché le leggende sono il calcio oltre i colori.

L'ESORDIO COL VICENZA. Zanetti, forse non tutti se lo ricordano, esordì il 27 agosto del 1995 al Meazza proprio contro il Vicenza. A metterlo in campo contro i biancorossi di Guidolin, e a credere nelle sue straordinarie potenzialità, fu l’allora allenatore Ottavio Bianchi: la gara finì poi 1-0 per i nerazzurri grazie al gol di Roberto Carlos. L’inizio di un amore durato ben 19 anni che gli ha regalato scudetti, coppe (tra cui la sognata Champions League) e soprattutto la stima di tutti per quella sua correttezza che in quasi vent'anni gli ha permesso di collezionare solo tre cartellini rossi.

FUTURO. Il capitano nerazzurro, tra l’altro di origini italiane (il nonno è di Sacile in provincia di Pordenone), ha già pronto un posto in società, si vocifera addirittura quello di vice-presidente. Il coronamento di una straordinaria carriera sigillata con tutta probabilità dal ritiro della sua maglia numero 4 in segno di gratitudine e riconoscenza. Perché, a proposito di numeri, e come celebrato in queste ore, una leggenda come lui, durerà "4ever".

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