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Lane uno, due, tre...ed è secondo posto!

Solo il Padova mantiene le distanze dagli uomini di Di Carlo

Tra il Lupo e il Gatto c’è stata partita solo per 10 minuti, i primi della partita. Poi il Lane ha fatto pesare sulla gara il suo strapotere tecnico, guidato da un Giacomelli che nel primo tempo è stato l’autentico trascinatore del gioco. Doppio vantaggio biancorosso e sul taccuino anche un’occasionissima mancata da Marotta. E l’Artigliere fa il bis in apertura di ripresa, divorandosi un’altra chance clamorosa. Ma c’è solo biancorosso in campo. Al 66’ tocca ad Arma vestire i panni dello sciupone, sparando sul portiere il possibile 3-0. A cinque minuti dalla fine, però, arriva finalmente il terzo centro, grazie al “cucchiaio” di Zonta in contropiede. C’è ancora per un altro paio di occasionissime per il Lane, per un rigore (inventato) parato da Grandi e per l’ennesima palla gol sciupata stavolta da Emmanuello. Poteva tranquillamente finire 7-1 per il Vicenza e nessuno avrebbe avuto nulla da eccepire. Resta la domanda di fondo: Lane sostanzioso o Gubbio piccolo piccolo. Entrambe le cose, probabilmente.

LE PAGELLINE

GRANDI 6,5: che voto volete dare ad un portiere che fa appena un paio di paratine in tutta la partita? Per fortuna che in zona Cesarini gli capita di neutralizzare un penalty grazie a un bel riflesso con la mano di richiamo. Così c’è gloria anche per lui…

BERLOCCO 6: non bissa certo l’eccellente prestazione della settimana scorsa. Nel primo tempo un paio di incertezze difensive e per il resto poca spinta sulla fascia di competenza. Può far meglio.

CAPPELLETTI 6,5: un po’ per l’insipienza dell’attacco rossoblù e un po’ perché la retroguardia del Lane sta facendo meglio di tutti, anche oggi mette la museruola agli avversari. Nella ripresa si produce in un inseguimento all’uomo lanciato, che poi ferma impeccabilmente in velocità e fisicità.

PADELLA 6,5: la solita roccia, insuperabile sui palloni aerei. Va detto che la prima linea eugubina non ha certo destato l’impressione di un complesso irresistibile, tuttavia l’ex capitano dell’Ascoli si sta dimostrando un acquisto veramente azzeccato.

BRUSCAGIN 6-: fa il paio con il compagno sull’altro lato. Di lui si conoscono da anni le doti, ma sin qui a Vicenza si è limitato a fare un compitino al di sotto delle sue possibilità. Quando l’avversario lascia varchi sulle corsie laterali, bisogna approfittarne.

RIGONI 6+: non è al 100% fisicamente e ciò lo porta talvolta a non giocare la palla con la necessaria rapidità (una di queste occasioni gli costa il giallo). La sua presenza in campo, però, è un grande valore aggiunto, perchè trasmette sicurezza e calma a tutti i compagni di linea.

CINELLI 6: gli tocca la parte più ingrata del lavoro, in un centrocampo a tre che non sempre riesce a contrastare nei numeri il reparto avversario. Antonio fa tanta legna, anche quella che non gli toccherebbe, ma così perde in genialità e verticalità.

VANDEPUTTE 6,5: questo ragazzo è un talento naturale. Gioca con entrambi i piedi, può svariare sul campo ed ha accelerazioni che lasciano sul posto gli avversari. Oggi non trova il guizzo decisivo ma la sua presenza sulla destra è una continua spina nel fianco di mister Guidi.

GIACOMELLI 7: quando inizia a giocare lui, per i padroni di casa cala la notte fonda. E’ sua l’azione che innesca Marotta al 10’, suo l’assist per lo stesso Artigliere al 17’ e ancora suo il delizioso traversone a tagliare che manda in gol Guerra. E’ di nuovo di Jack la palla in profondità che propizia il calcio di rigore, che poi mette personalmente a segno. In 35 minuti, insomma, cambia la partita.

GUERRA 6-: come l’anno passato fatica ad ingranare. In questa giornata, comunque, trova il gol dell’1-0, ma è praticamente l’unico acuto di una prestazione generosa ma piuttosto confusionaria. Aspettiamolo…

MAROTTA 5/6: stavolta l’obice dell’Artigliere ha le polveri bagnate. I tre palloni che sbaglia da solo davanti al portiere non sono proprio da lui. Probabilmente sente gli errori perché il suo pomeriggio umbro non è certo da consegnare ad memorabilia.

ARMA 5/6: in questo caso non sfrutta bene l’opzione dell’entrata in corsa. Al 66’ e all’89 riceve due palloni che normalmente depositerebbe nel sacco. Normalmente…

EMMANUELLO 5/6: il ragazzo non è ancora riuscito a fare vedere le doti delle quali è accreditato. Sul taccuino di lui resta solo il pallone d’oro ricevuto da Arma al 90’ e mal sfruttato. Se non si sveglia potrebbe essere uno degli addii di gennaio?

ZARPELLON 6+: fatica ad entrare un po’ in partita, ma quando ci riesce mostra pezzi di repertorio superiore. I suoi assist all’85’ e 89’ sono roba da leccarsi i baffi.

ZONTA 6,5: si immedesima subito bene nella gara contribuendo a tenere la museruola sul Gubbio e capisce al volo il contropiede del 3-0 concludendolo nel sacco con un cucchiaione alla Totti.

SARANITI n.g.: troppo pochi i suoi minuti per costruirci un giudizio. Ad maiora.

Mister DI CARLO 7: l’avversario non si dimostra ostacolo particolarmente ostico. L’allenatore avversario è un po’ sconsiderato col suo modulo a tre punte (avrebbe dato più fastidio infoltendo il centrocampo) ma il lavoro del tecnico berico sin qui ha modellato una squadra ricca di risorse. Questo Vicenza, se lo lasci giocare, può fare davvero molto male. Chiedere agli avversari, per conferma. E poi quest’anno (contrariamente al povero Colella) la gestione Rosso gli ha consegnato una panchina di lusso. E non è per nulla un caso se l’ultima marcatura, quella che ha ammazzato ogni speranza di recupero del Gubbio, è arrivata da una combinazione ZZ, cioè di due appena entrati.

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