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Sabato, 20 Aprile 2024
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Fermana-Vicenza, l'analisi di Alberto Belloni: "Malato che muore tra i "luminari"?"

E' un fatto che da quando le prospettive rosee di un avvicendamento morbido tra ViFin e Boreas e poi tra ViFin e il gruppo Sanfilippo si sono affievolite, il rendimento del gruppo biancorosso è visibilmente calato

Magari ha ragione Colombo, magari la squadra è in grado di star fuori dal clima di provvisorietà indotto dalle note vicende societarie. Tuttavia è un fatto che da quando le prospettive rosee di un avvicendamento morbido tra ViFin e Boreas (e poi tra ViFin e il gruppo Sanfilippo) si sono affievolite, il rendimento del gruppo biancorosso è visibilmente calato.

Dopo la sconfitta al Mapei contro una non certo irresistibile Reggiana, anche il punto raccattato a Fermo, sa più di passo falso che di guadagno. Soprattutto per come è maturato. Il Lane visto in terra marchigiana s’è rivelato squadra sfilacciata, intimidita e pachidermica. Gli uomini di Colombo si dimostrano in grado di fare una valida diga nella propria metà del campo (se ci pensiamo anche il gol subìto nell’unica sconfitta è stato frutto di una palla vagante), ma quando si tratta di dare velocità alla manovra diventano di una prevedibilità evidente e di una macchinosità esasperante.

Il risultato di un centrocampo male assortito (siamo proprio sicuri, senza voler fare polemiche inutili, che la rinuncia ad un giocatore geometrico e talentuoso come Sciacca sia stata una buona idea?) è che l’unica vera punta nel 4/3/3 (si chiami Ferrari o Comi) deve allontanarsi dall’area in cerca di palloni, che poi gioca quasi sempre con le spalle girate alla porta. Aggiungiamoci come, per caratteristiche fisiche, i bomber biancorossi non siano elementi particolarmente dotati nel saltare l’uomo in dribbling per andar via in velocità e avremo la spiegazione di uno score realizzativo troppo basso (9 centri; di peggio hanno fatto solo 8 squadre dell’intero lotto).

La difesa sta tenendo brillantemente, è vero, ma in serie C i tre punti hanno un peso determinante: meglio vincere e perdere che inanellare pareggi inutili, almeno per le ambizioni di vertice. E Moreno Zocchi ci ha confermato proprio pochi giorni fa che i suoi obiettivi per il club berico restano quelli annunciati: zona play off.

Resta solo da fare il discorso relativo alle fasce esterne, che nella strategia di gioco elaborata da Colombo sono assolutamente determinanti.

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