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Tour contro il calcioscommesse, Tommasi: "Serve collaborazione"

E' ripartito da Vicenza, davanti ai giocatori e allo staff biancorosso, l'Integrity Tour 2014 il progetto della Lega Pro contro le frodi sportive. Obiettivo: fermare il calcioscommesse, giro d'affari che tocca centinaia e centinaia di match ogni anno

E’ ripartito da Vicenza l’Integrity Tour 2014 il progetto della Lega Pro fatto di incontri workshop e formazione per cercare di combattere le frodi sportive.

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L'ASIA: IL VERO MOTORE. Al centro tecnico di Isola Vicentina davanti ai giocatori e allo staff tutto del Vicenza Calcio si sono riunite le personalità del tour: dal presidente della Lega Pro Franchesco Ghirelli al presidente dell’Aic Damiano Tommasi. Tutti uniti per spiegare e porre un freno al fenomeno del calcioscommesse sempre più in mano alla criminalità organizzata. Un fenomeno, purtroppo, in costante aumento: l’Asia è il grande motore di questo tipo di illecito che arriva a inquinare oltre 500 match sportivi ogni anno. Un giro d’affari paragonabile a quello della droga per importanza: infatti non conosce crisi e anzi ingolosisce i criminali che vedono guadagni facili e una minima percentuale di rischio con sanzioni spesso (soprattutto in certi Paesi dove non esiste neanche questo tipo di reato) irrisorie.

Integrity Tour 2014



SITUAZIONE IN LEGA PRO. Tra tutte le partite di calcio (lo sport che racchiude il 90% delle scommesse) truccate, alcune perfino di Champions league o di qualificazione a Brasile 2014 come la gara Cambogia-Laos, quelle di Lega Pro fanno parte di quelle più appetibili per tutta una serie di motivi che vanno da un’attenzione dei media inferiore fino alla maggiore “avvicinabilità” dei giocatori. Giocatori che vengono coinvolti in modo quasi sempre amichevole da questi criminali che prima si spacciano per amici (anche i social network si sono dimostrati un veicolo facile) e poi chiedono “favori” sempre più complicati da realizzare, come il non segnare per la propria squadra, con un danno che oltre a colpire la società colpisce in particolare lo stesso giocatore. Decine le denunce arrivate nell’ultimo periodo.

COLLABORIAMO. Damiano Tommasi ha sottolineato come sia necessario il contributo di tutti: “Noi da soli possiamo fare poco, così come voi da soli non potete sconfiggere quello che è diventato un cancro dello sport. Certo dispiace vedere, come si sente negli ultimi fatti di cronaca, che c’è ancora molto da fare. Serve collaborazione tra tutti per riuscire a vincere”. Insomma giocatori e società hanno tutto l’interesse ad allontanare questi criminali e i loro “giochi sporchi”: a lungo andare c’è il rischio che uno sport falsificato non sia più interessante e appetibile per nessuno, scommettitori onesti in primis, con il rischio di vederlo scomparire come già accaduto in altri Paesi. E proviamo a immaginare: che mondo sarebbe senza il calcio?

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