rotate-mobile
Sport

Vicenza calcio: le rose di luglio

I risultati estivi contano poco, però il Citta si piega al Lane

E’ solo calcio di luglio. Che, si sa, conta anche meno del già poco significativo calcio d’agosto. Eppure la vittoria di ieri sul forte Cittadella scalda il cuore ed alimenta le speranze. I nostri inviati a Lavarone parlano di un Vicenza quadrato, grintoso e capace di interessanti rovesciamenti di fronte. Con un Giacomelli già in spolvero, un Guerra inventore di gol sudamericani e un barbaMarotta sempre più artigliere che non perdona.

LAVORI IN CORSO...

Ovviamente c’è ancora molto da lavorare per Di Carlo, che tuttavia archivia buone note anche dalle fasce laterali e dal centrocampo in due versioni. Quella colelliana, con Cinelli, Pontisso e Zonta e quella più new style, con Scoppa ed Emmanuello (attendendo il recupero di Zarpe). Sul modulo non spendiamo troppe parole, anche perché si tratta di un esercizio spesso fine a sé stesso. Il 4/3/1/2 di Mimmo può essere interpretato facilmente, a seconda delle situazioni tattiche, un 4/3/3 oppure un 4/3/2/1 in nome della flessibilità in campo. Resta in piedi, per la gioia di Magalini, la questione sulla trequarti di campo, legata in gran parte alla permanenza o meno in biancorosso di Alessio Curcio. L’ex Arzachena viene da un’annata interlocutoria: negativa in termini di reti (lui che era stato due anni fa la punta di diamante dei sardi) ma tutto sommato discreta sul piano della costruzione di gioco.

La domanda, naturalmente, è: dare al giocatore una nuova chance (magari, come suggerisce qualcuno, inventandolo centromediano metodista) oppure considerare chiusa la sua esperienza berica e puntare su un nuovo fantasista di raccordo? Paiono in crescita, come alternativa, le quotazioni di Simone Iocolano, un talentuoso trentenne zingaro del pallone (Entella, Bari, Alessandria, Bassano ecc.) che non rientra più nei piani del Cavaliere e Galliani. Il giocatore tuttavia costa molto di ingaggio e, per il tipo di profilo tecnico, non si adatterebbe molto a svolgere anche compiti di copertura, soprattutto sulla fascia di destra dove in Vicenza è attualmente un po’ sotto organico (sempre nel taccuino del DS un elemento duttile come Tait). Per aggiungere un’ultima fetta di carne al fuoco, aggiungerei anche la questione del terzo finalizzatore.

IN ATTESA DELLA REGGINA 

Se consideriamo (e così dev’essere) Giacomelli una seconda punta, resta scoperto il ruolo di un alter ego a Marotta e Guerra. Nel modulo di Di Carlo sono previste due punte autentiche e al momento non c’è un’opzione nel caso di indisponibilità di uno dei titolari. Manca, cioè, l’elemento che è stato l’anno scorso Tommy Maistrello. Un bomber di ricambio, capace di fare panchina senza creare problemi e di entrare al momento opportuno senza togliere peso alla prima linea. Direi che l’identikit è presto fatto: un giocatore di esperienza con alle spalle un buon bottino di gol e la voglia di chiudere la carriera in un club importante giocandosi le ultime carte in umiltà (come sarebbe stato Maritato, per intenderci, se non fosse finito a Renate) oppure un giovane puntero che si è messo in  luce nella categorie minori a suon di gol e che abbia tempo e voglia di pazientare dietro ai titolari.

C’è ancora tempo per rifletterci sopra, visto che questo mercato del pallone è un po’ come la Storia di Michael Ende. Infinito… Godiamoci intanto i risultati delle amichevoli, per quel che valgono. Presto arriverà la gara con la Reggina, primo vero test della stagione nel quale i punti cominciano a contare davvero. Ma è bello sentire il profumo delle rose, anche se non siamo certi che fioriranno.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vicenza calcio: le rose di luglio

VicenzaToday è in caricamento