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Vicenza, nulla è ancora detto: legali al lavoro contro il Grosseto

Il legale del Vicenza Andrea Fabris è al lavoro per salvare i biancorossi dalla Lega Pro fuori tempo massimo: la chiave è la dichiarazione spontanea di Iaconi, a proposito di un coinvolgimento diretto della società toscana

E' appeso al filo della giustizia sportiva il ripescaggio del Vicenza Calcio, retrocesso in Lega pro sul campo, venerdì scorso. La chiave che potrebbe aprire la porta di servizio della serie B sono le pesanti dichiarazioni di Andrea Iaconi, ex direttore sportivo del Grosseto che ha spontaneamente dichiarato davanti agli inquirenti di aver interagito per una combine per conto della società. 

"Già da sabato mattina eravamo al lavoro in tal senso - spiega l'avvocato Andrea Fabris, direttore di gestione del club e uno dei legali del Vicenza - perché siamo dell'avviso che sia giusto, anche per un rispetto nei confronti della nostra tifoseria, di non lasciare nulla al caso e di dare grandissima attenzione ad ogni cosa".

Nei prossimi giorni sono attese le decisioni dei giudici della Commissione Disciplinare che si esprimerà sulle richieste di condanna avanzate dal procuratore federale Palazzi per tutti i tesserati deferiti che non hanno patteggiato. "Una volta apprese le decisioni della Disciplinare - spiega Fabris - valuteremo con il nostro staff di legali se ci saranno gli estremi, anche sotto il profilo giuridico, per un eventuale ricorso alla Corte di giustizia federale".

Il riferimento riguarda in particolare il Grosseto che ha patteggiato una penalizzazione di 6 punti nel campionato 2012-2013 di serie B, ma nel frattempo c'é stato un nuovo fatto che riguarda il club toscano. "Abbiamo avuto notizia - aggiunge il direttore di gestione del Vicenza - dell'interrogatorio, da parte di Palazzi nella giornata di venerdì, all'ex direttore sportivo Iaconi. Ora c'é da capire che cosa succederà e solo allora potremo decidere come eventualmente muoverci". Il Vicenza Calcio è già ammesso al processo sportivo di Roma come "parte terza interessata": la Commissione disciplinare aveva accettato l'istanza presentata dal club di via Schio, al pari di altri club quali Cesena, Nocerina e Trapani, perché "portatrici di interessi indiretti per ragioni di classifica".

E se il presidente, Massimo Masolo, nell'immediato post-partita della sconfitta con l'Empoli ha assicurato di "essere pronto ad azioni forti, come quella di incatenarmi davanti alla sede della Figc a Roma", la linea della dirigenza berica è quella di far valere le proprie ragioni. "E' un dovere che abbiamo - conclude Andrea Fabris - anche con lo scopo di tutelare i 110 anni di storia di questa società. Ai nostri tifosi che in questo momento sono delusi e arrabbiati promettiamo che non lasceremo nulla di intentato, sino in fondo". IL VIDEO DELLE DICHIARAZIONI DI MASOLO

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