rotate-mobile
Sport Bassano del Grappa

Calcioscommesse, operazione antimafia: i nomi dei coinvolti

Gli investigatori della Squadra mobile di Catanzaro e del Servizio centrale operativo stanno operando in 30 città. Oltre al capoluogo berico, a Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, Brindisi, Firenze, L'Aquila, Ascoli Piceno, Monza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova, Savona

Sono oltre 70 gli indagati e 50 i fermi emessi dai magistrati di Catanzaro nei confronti di calciatori e dirigenti di Lega Pro e serie D. 
In manette sono finiti  15 calciatori, 6 presidenti di società sportive, 8 dirigenti sportivi, allenatori, direttori generali, 10 "finanziatori", cioè scommettitori italiani, maltesi, del Kazakistan, della Russia, cinesi e serbi. 

AGGIORNAMENTO ore 10: Il capo della squadra mobile Davide Corazzini ha dichiarato che in città non sono state ancora svolte operazioni di alcun tipo e che, in viale Mazzini, stanno studiando il corposo fascicolo arrivato da Catanzaro. Tra i coinvolti nella maxi operazione, ci sarebbe anche Arturo Di Napoli, ex attaccante del Vicenza nel 97-98 ed attualmente allenatore della squadra maltese Vittoria Stars F.C.. 

AGGIORNAMENTO ORE 10.30: Nel mirino delgi inquirenti ci sarebbe la partita BASSANO-MONZA

AGGIORNAMENTO ORE 20: LA COMBINE BASSANO-MONZA

monza bassano-2Doveva essere una combine facile quella in terra Veneta, dove il Monza avrebbe dovuto perdere, con la societa' in crisi che chiedeva 120 mila euro per soccombere, a vantaggio dell'ignaro e totalmente estraneo Bassano, ma tutto falli', nonostante la partita del 21 dicembre 2014 di Lega Pro sia finita proprio con la vittoria dei veneti per 2-1. Secondo quanto emerso dalle indagini, il presidente del Monza Dennis Bingham, su indicazione dell'ex direttore generale Mauro Ulizio, ritenuto il deus ex macchina del tentativo fallito, avrebbe voluto far scendere in campo una squadra non all'altezza dell'incontro, ma il tecnico aveva operato in modo contrario non tenendo conto dei suggerimenti del 'suo' presidente. Il gioco - secondo la Dda della Procura di Catanzaro - era quello delle tre carte. Da una parte Ulizio e soci che facevano da tramite per 'comprare' la partita del Monza, con i vertici societari che avevano chiesto 120mila euro (nel gergo una 'Lamborghini'). Dall'altra, c'erano dei finanziatori slavi (in gergo i 'russi') dell'ex direttore generale che avrebbero tratto profitto e sarebbero rientrati dall"investimento' scommettendo sulla vittoria dell'ignaro Bassano. Poi, pero', non se ne fece nulla perche' non ci fu un accordo sui soldi chiesti dalla societa' brianzola. A fine partita furono in molti a dolersene. Massimiliano Coluccio, sodale di Ulizio, come riportano le carte dell'accusa, disse: "l'hanno presa nel c... e anche gratis".

Il fermo, di oltre 1000 pagine, delinea una rete di personaggi, appartenenti a due distinte organizzazioni criminali, rispettivamente attive nella combine di incontri dei campionati di Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti, capaci di alterare risultati e investire danaro nel connesso "giro di scommesse" in Italia e all'estero. L'accusa ipotizza anche la collusione con la 'Ndrangheta. 

La polizia di Stato sta eseguendo arresti e perquisizioni in Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia. Le indagini della squadra mobile di Catanzaro avrebbero accertato decine di combine e l'inchiesta della Procura Antimafia ha scoperto una rete di associati, fra calciatori, allenatori, presidenti e dirigenti sportivi, che coinvolgerebbe oltre 30 squadre. Oltre a Catanzaro, gli agenti sono intervenuti anche a Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, Brindisi, Firenze, L'Aquila, Ascoli Piceno, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova, Savona. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Calcioscommesse, operazione antimafia: i nomi dei coinvolti

VicenzaToday è in caricamento