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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Calciomercato finito, ora la parola alla "Dura legge del gol"

La pagella di Alberto Belloni sulla sessione di mercato invernale dell'LR Vicenza

A Pesaro verifica cruciale per il nuovo Vicenza di Serena La Via Crucis (ovvero l’interminabile calciomercato invernale) è finalmente finita e possiamo smetterla con la fantascienza per ritornare ad occuparci delle cose concrete, ancorchè meno pindariche. Tipo la classifica, le partite da giocare, le formazioni in campo ecc.

Come esce il Vicenza dal gran carrozzone delle trattative? Presto, troppo presto, per le sentenze, com’è ovvio. Ma qualche bilancio va pur fatto, almeno sulla carta.

Quattro erano le aree prevedibili sulle quali doveva lavorare Werner Seeber: difesa, centrocampo, fasce laterali e attacco. Cominciamo da quella sulla quale si è deciso di non operare. Non è infatti arrivato il centrale lungo, per rinforzare la retroguardia sulle palle da fermo. Fiducia rinnovata, sostanzialmente, al pacchetto Bizzotto, Pasini, Mantovani e Bonetto. Ci può anche stare, a patto di lavorare efficacemente sul miglioramento dei giocatori nei traversoni lunghi. Il voto però resta 5+.

Movimenti importanti invece sulle fasce. Hanno fatto le valige da un lato Solerio e dall’altro Andreoni, sostituiti da Martin e da Salviato, con conferma per Bianchi e Stevanin. Troppo presto per dire se il Lane ci abbia guadagnato o perso. Ne beneficia di sicuro in termini di esperienza, visto che entrambi gli elementi acquisiti hanno assaggiato serie maggiori. Non va però dimenticato che escono così dalla rosa due ventisettenni per lasciar posto a due trentaduenni. In attesa di verifiche più attendibili, il voto vale comunque un 6.

Forse Solerio avrebbe meritato una prova d’appello e le ambizioni di Andreoni collocate in lista d’attesa fino a giugno (anche perché non credo che l’Ascoli abbia sborsato ai biancorossi una cifra tale da giustificare il via libera immediato). Ma tant’e…

Il centrocampo appare ora quasi completamente nuovo. Un ciao senza troppi rimpianti a De Falco e all’oggetto misterioso Rover, e un benvenuto a Cinelli (ormai rodato da tre partite), all’esperto Bovo e ad un altro baby, Pontisso, scuola Udinese. Anche in questo caso è decisamente troppo presto per sputare giudizi, tuttavia il tasso qualitativo non è certo peggiorato e in termini numerici la scelta risulta più ampia. E siccome le pagelle sono un gioco, azzardiamo un’ulteriore valutazione personale: voto 7-.

Concludiamo con l’attacco, settore nel quale il Vicenza ha fatto il colpo più grosso, forse il migliore di tutto il mercato di serie C. L’arrivo di Simone Guerra, fa decollare le potenzialità realizzative della squadra. Si tratta solo di trovare la giusta posizione per un giocatore che dà il meglio come seconda punta e lasciare con pazienza che l’ex Feralpi trovi in fretta nella nuova squadra posizione e movimenti giusti. Il sacrificio di Razzitti va considerato il male minore. Abbastanza facile il giudizio, in questo caso: voto 9.

Complessivamente, dunque, una campagna rafforzamento da 6/7. 

Tutte le trattative

Come dire che il nuovo organico a disposizione di Serena pare decisamente più attrezzato di quello concesso a Colella. Con l’annotazione che il nuovo mister ha ottenuto dalla proprietà alcuni elementi a lui particolarmente cari, per i quali garantisce personalmente. Ora, a parlare, sarà il Tonino Benelli di Pesaro. Dove non ci sarà il Belloni a fare il sapientone, ma impererà la dura legge del gol, come la chiamavano gli 883. Perché, un conto sono le chiacchiere, ben altra cosa i fatti… Staremo a vedere.

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